Tra le certezze della sorprendente Cremonese targata Davide Nicola c'è senza ombra di dubbio Federico Baschirotto. Arrivato dal Lecce la scorsa estate, il difensore classe '96 è diventato subito un idolo della tifoseria grigiorossa a suon di prestazioni maiuscole che hanno contribuito all'incoraggiante avvio di stagione con 14 punti raccolti in nove partite.

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il leader della retroguardia grigiorossa ha parlato dell'inizio di stagione della Cremonese, dell'imminente sfida con la Juventus e non solo.

Cremonese, le parole di Baschirotto

"Anche il successo di San Siro col Milan, alla prima giornata, non è nato per caso. Se hai umiltà e senso della realtà te la puoi giocare con tutti. Vincere col Genoa è stata la riprova che se possiedi un gruppo che lotta, dove tutti si aiutano e remano dalla stessa parte si può arrivare lontano. Siamo tutti allineati e c’è una buona sinergia. E poi la via tracciata da Nicola, che noi seguiamo in tutto e per tutto. Perché sono tornato a Cremona? Per le parole di Nicola, del ds Giacchetta, per il progetto che avevano in testa e il fatto che mi hanno voluto fortemente".

Baschirotto su Nicola

"È il nostro valore aggiunto, insieme al suo staff. Ha creato una grande famiglia, dove magari si discute anche, a volte si litiga, ma ci si dice sempre le cose in faccia. La chiarezza è alla base del nostro lavoro perché trasmette fiducia. Poi si vede che ha idee perché senza quelle non vai da nessuna parte. La Cremonese è lì perché ha un gioco e un’identità chiara che spesso riesce a imporre".

Tanti italiani in campo

"Un orgoglio e un vantaggio a livello comunicativo. In campo ci si capisce al volo. La difesa per esempio, che è la colonna portante di ogni squadra, da noi è tutta italiana. C’è un’empatia diversa che facilita ogni cosa".

La partita con la Juventus

"La classifica non la guardo. La Juve è una grande squadra, ma noi siamo sereni e consapevoli di ciò che serve: umiltà, rispetto ma non paura. Siamo sempre più consapevoli delle nostre potenzialità. Per questo dico, con rispetto: vincere? Si può, perché no. È complicato certo, ma la determinazione non ci manca. La Juve ha valori importanti, giocatori di grande livello. Sulla carta sono più forti di noi, ma poi parla il campo".

L’attaccante più difficile da marcare

"Lautaro, ma anche Thuram, Kean e Vlahovic. La Serie A è piena di grandi campioni che possono risolvere le partite in ogni momento".

Baschirotto su Vardy

"Campione in campo e soprattutto fuori. Uno che ti indica la strada con l’esempio. Quando ci siamo conosciuti gli ho detto che da ragazzo ho seguito la cavalcata del suo Leicester".