Miralem Pjanic, centrocampista di proprietà del Barcellona ma in prestito in Turchia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Queste le parole del calciatore ex Juve in vista del Derby d'Italia.

 Intervista a Pjanic sul possibile ritorno


L’Italia ha un po’ perso di vista Miralem Pjanic. Come si sta in Turchia?
«Bene, Istanbul è bellissima... a parte il traffico. Io però non ho perso di vista l’Italia, è la mia seconda casa».
Voglia di tornare?
«Mi manca, sinceramente. Io tornerei molto volentieri. Per farvi capire, l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale mi ha colpito, come se fossi italiano anche io».
In estate si è parlato molto di un possibile ritorno alla Juve. Che è successo?
«Due contatti ci sono stati, poi non abbiamo definito nulla e non per una questione economica. Per me non era una questione di soldi, anche ora vorrei essere importante in un progetto e vincere lo scudetto. Ho fame, esperienza, quasi 700 partite: penso di poter aspirare a obiettivi alti, no?».

Pjanic sullo scudetto della Juventus


Ritorno di Allegri?
«A me tutte quelle critiche sembrano una follia. Io stimo molto Allegri, come allenatore e ancora di più come persona. Mi sembra la persona più giusta per la Juve e i risultati dicono che l’ha risistemata. Nessuno invece dice che sotto pressione è il più bravo».
Un esempio?
«Inter-Juve 2-3 nel 2018. Venivamo dalla sconfitta col Napoli e si capiva che stavamo rischiando tanto. Allegri ha fatto un grande discorso, con tanta calma, ci ha rimesso a lavorare e noi abbiamo trasformato quella calma in forza».

Pjanic sull'Inter


Si gioca contro l'Inter.Fallo su Rafinha. Si parla ancora di quello?
«Mi viene da dire basta, parliamo d’altro. In quell’azione, io sono saltato così, non volevo di sicuro fare male. Certo, so che potevo prendere il secondo giallo, ma secondo me la prima ammonizione era stata sbagliata. Anni dopo, mi piacerebbe che si ricordasse la nostra grande rimonta, non una decisione di Orsato».
La stessa partita, quattro anni dopo, vale un pezzo di scudetto. Come finirà?
«Per me è 50-50, ma può decidere anche Paulo Dybala. Credo che Allegri lo farà giocare dall’inizio. Paulo ha la testa da campione, si farà sempre trovare pronto».
La Juve ha scelto di non tenerlo. Impressioni?
«Ho scritto subito a Paulo quando l’ho saputo, perché per me è un amico, mi è sempre piaciuto giocare con lui. Gli ho scritto che è un grande campione e lui ha risposto “grazie, fratello, ti voglio bene”. Credo di capire come si senta».

SKY-VIDEO
Contenuto non disponibile