Mancano poco più di ventiquattro ore al match tra Lazio e Fiorentina, valido come 10° turno di Serie A. Per presentare il match dello Stadio Olimpico, è intervenuto nella consueta conferenza stampa Maurizio Sarri. Ecco le parole dell'allenatore biancoceleste, come riportato da Tmw:

La conferenza stampa di Sarri

"Speriamo di ripartire, sappiamo le risposte che dobbiamo dare. Penso che la squadra sia pronta, ho visto l'atteggiamento giusto in questi giorni".

Sarri sul momento della Lazio

"Un momento di riflessione. Andando a scavare con i ragazzi, abbiamo visto che questi alti e bassi si stanno ripetendo da un anno e mezzo. E quasi sempre si verificano con le squadre di seconda fascia. Dobbiamo fare delle correzioni, perché alla base c'è qualcosa di sbagliato in alcuni approcci. Inoltre si verificano sempre alla terza partita settimanale, in cui i dati fisici non sono diversi dalla prima. Sono le energie mentali che sono diverse".

Sarri su Luis Alberto

"In 12 partite, 8 Luis Alberto le ha giocate da titolare e 4 è entrato per 40 minuti. Ci sono momenti della stagione in cui le necessità del singolo non sono le stesse della squadra. Speriamo di risolvere i nostri problemi, così ci possiamo permettere Luis Alberto sempre in campo".

Sarri su Leiva e Cataldi

"A livello di caratteristiche, Leiva per noi è adatto. Poi c'è un problema di tenuta, anche perché vogliamo giocare a ritmi alti. Ci sta bene però se ci garantisce un'ora con una certa intensità, anche perché dietro c'è Cataldi che sta crescendo molto".

Sarri sulla sfida Immobile-Vlahovic

"I giocatori importanti possono sempre decidere il risultato. Ciro da anni segna in modo impressionante, Vlahovic è giovane e forte. Saranno fondamentali in questo match".

Le parole di Sarri su Lazzari e Marusic

"Marusic aveva già responsabilità difensiva, avendo fatto anche il terzo centrale. Lazzari deve fare un percorso più lungo, è un quinto di centrocampo puro. Ma come lui tutta la squadra ha ancora tanta strada davanti. È un momento delicato".

Sarri sul centrocampo della Lazio

"I centrocampisti della Lazio sono giocatori forti, a Roma c'è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro. Erano abituati a giocare con 3 centrali e 2 esterni che garantivano coperture laterali, una punta che partecipava. Se giochi con 3 punte e crei più campo da coprire si complica un po' la vita. Una questione di abituarsi a un certo tipo di lavoro, fin quando i tempi e le distanze non si accorciano corriamo tanto e a vuoto".

(Getty Images)
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