Michel Platini dice la sua. L'ex Juventus, intervistato dal "Corriere dello Sport", ha parlato dello scudetto vinto dal Milan, dell'annata dei bianconeri e di altri temi del calcio italiano.

Sullo scudetto al Milan

"Vince sempre la squadra più forte. Nelle coppe è diverso, le partite a eliminazione diretta ribaltano gli equilibri. Ma il campionato premia sempre la squadra migliore".

Sul legame con l'Italia

"Qui ho tanti amici e vorrei rivolgere un pensiero ai miei ex compagni Stefano Tacconi, che non sta tanto bene, e Stefano Pioli, che ha vinto in modo straordinario. A Pioli dico “bravo, sei diventato un grande allenatore'".

Sulla Juventus

"Beh, la Juve è stata molto simpatica a lasciar vincere gli altri dopo dieci anni di dominio, secondo me ha fatto bene a tirarsi fuori. È segno di grande intelligenza, c'è il rischio che le persone si annoino a guardare il campionato se vince sempre la stessa".

Su Dybala

"Mi dispiace che Dybala vada via, ma la Juve è grande e tornerà a vincere presto. Fidatevi".

Su Mbappé

"Kylian fa le sue scelte. Da calciatore ho sempre odiato chi si metteva su un piedistallo a dare consigli. Quando negli anni ’80 cambiavi squadra le persone si arrabbiavano perché non ti potevano più veder giocare nel loro campionato. Oggi essere a Parigi, a Milano, a Torino o a Madrid cambia poco. La sua permanenza al Psg è comunque un'ottima notizia per il calcio francese".

Su Theo Hernandez

"Lui è stato fantastico, ma di campioni ne abbiamo tanti. La Francia può vincere ancora il Mondiale e continuare nel suo ciclo".

Sul Mondiale senza Italia

"Uno shock. Un Paese come l'Italia che non fa la Coppa del Mondo per due anni di fila è veramente una cosa brutta. Dopo aver vinto l'Europeo non si è qualificata per un paio di rigori sbagliati, è drammatico. Tutti gli innamorati del calcio hanno sofferto per questa cosa".

Platini (Getty)
Platini (Getty)