Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere della Sera. L'ex attaccante del Milan è tornato sul successo contro la Juventus di domenica che ha allontanato la squadra campana dalle zone basse della classifica.
Intervista ad Inzaghi sul Juve-Benevento
Juventus? "Venivamo da un momento difficile, ho cercato di dare fiducia e serenità. Ci sono riuscito con i dati di fatto, i numeri. Ho chiesto: se in B abbiamo stabilito otto record, perché non dobbiamo credere nell’impresa? La mente nel calcio conta tanto, ho lavorato su quella. Pensavo di mostrare le immagini di qualche grande partita giocata all’andata, poi me le sono tenute da parte per la prossima volta".
Intervista ad Inzaghi sulla vittoria
Vittoria? "Non mi va di fare il fenomeno, il nostro è un mestiere strano: se vinci sei un genio, se perdi non capisci niente. Ho deciso di difendere a tre perché non avevo terzini, e allora ho messo Improta e Foulon come quinti di centrocampo. E mi sono permesso due centravanti perché se ci fossimo abbassati troppo, non avremmo resistito a lungo. Compatti, corti, ma propositivi".Inzaghi su Cristiano Ronaldo
Ronaldo? "Credevo che potessimo fare bene. Sia chiaro, avrei firmato per il pareggio: i giocatori sono andati oltre la mia immaginazione. Sono felice soprattutto per loro, ricorderanno per sempre di avere battuto Ronaldo. Prima della partita lo hanno premiato per i suoi 770 gol, ho ripensato ai 316 che ho segnato io in carriera: mi sembravano tanti, ma di fronte a lui...".
