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Oreste Vigorito, presidente del Benevento che ha vinto domenica a Torino contro la Juventus, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport. Queste le parole del numero uno del club campano. 

Intervista a Vigorito sulla Juventus

«Erano otto anni che la Juve non perdeva in casa contro una neopromossa e questo è il primo motivo di orgogliosa soddisfazione. Non ha idea di quanto ci abbiano fatto tanto piacere i sorrisi che ci hanno accolto al rientro da Torino: è uno dei motivi per cui facciamo calcio».

Intervista a Vigorito su Pippo Inzaghi

«Siamo andati a cena io, lui e Pasquale Foggia, il nostro direttore sportivo. Per la prima volta, un allenatore si è seduto di fronte a me e non mi ha degnato di uno sguardo. Inzaghi ha parlato solo con Foggia e ha parlato solo di calcio, dei calciatori. A un certo punto ha spostato i coltelli, ha trasformato le forchette in giocatori e, muovendo i bicchieri di qua e di là, per due ore ha disegnato schemi sulla tovaglia, come se fosse già l’allenatore del Benevento. Il che mi ha colpito tantissimo. A un certo punto gli ho chiesto che cosa pensasse di me, anche perché, per anni ho sempre dovuto capire quanto ci fosse di vero e quanto di falso negli apprezzamenti che ricevevo. Inzaghi mi ha spiazzato: “Ah, certo presidente, ma io e Pasquale dobbiamo parlare della squadra, lei è conosciuto... “. Impagabile. In Pippo ho trovato l’amore per il calcio, per la sfera magica che ha fatto di lui un campione del mondo e da due anni sta facendo la fortuna del Benevento. Il nostro allenatore è un ragazzo di 47 anni innamorato del mondo in cui vive sin da ragazzo. Non ho la presunzione di capire quanto uno sia bravo o no, lo lascio fare ai miei dirigenti. Ma l’aspetto umano riesco a capirlo. Inzaghi, prima di essere un campione è un ragazzo vero, autentico e sincero».

Vigorito sui giovani

 «Fra Benevento e Napoli, il nostro settore giovanile conta quasi 400 tesserati. I nostri investimenti non sono finalizzati solo alla scoperta e alla valorizzazione dei talenti del territorio e della Puglia, della Basilicata, della Calabria che guardano al Benevento come una società che insegna a vivere con educazione e rispetto. Il calcio riveste una funzione sociale, non bisogna dimenticarlo mai».

Vigorito (Getty)
Vigorito (Getty)