La Roma domani tornerà in campo nella 12esima giornata di Serie A. Alla vigilia del match contro la Cremonese, mister Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Roma: le parole di Gasperini in conferenza stampa
OBIETTIVI - «Secondo me questa squadra sta dando molto: tutti i ragazzi sono nella condizione sia mentale che motivazionale. Non parlerei di impresa, perché dopo 11 partite non si può parlare di impresa, però sicuramente la strada tracciata è molto buona, molto positiva. La cosa più positiva è la nostra sensazione che la squadra sia cresciuta sul piano tecnico: questa è la base. Poi è difficile dire che ci stiamo già esprimendo al massimo delle nostre potenzialità, altrimenti non saremmo in quella posizione di classifica. Sicuramente possiamo avere dei miglioramenti, dei margini, non tanto sul piano atletico, dove stiamo bene, quanto su quello tecnico. Stiamo facendo giocate sicuramente migliori rispetto a qualche settimana fa e abbiamo una coralità di gioco superiore rispetto a un po’ di tempo fa».
FERGUSON - «È comunque un ragazzo giovanissimo che arriva in un altro paese, con altre esperienze, quindi un po’ di adattamento lo deve avere: sia nel modo di giocare le partite, sia nel modo di allenarsi, sia nella vita, perché è stato catapultato in un’altra dimensione. Magari ha avuto bisogno di un po’ di tempo per reintegrarsi anche con i compagni nuovi. Purtroppo, quando l’ho messo in campo la domenica, dopo neanche un minuto è dovuto uscire per quella distorsione alla caviglia. In generale, però, con ragazzi di questa età bisogna avere la pazienza di aspettare un attimo. Non ha recuperato a pieno il problema alla caviglia, ha ancora un po’ di dolore quando calcia o colpisce la palla, e questo lo limita. Però ha grande volontà e grande voglia di fare, e sicuramente durante la partita questi piccoli acciacchi vengono superati».
INFORTUNATI - «Angelino ha ricominciato a lavorare, anche se ancora in modo individuale. Sta facendo buoni allenamenti, ma questa è una situazione che dipende un po’ dai medici. Dybala e Bailey stanno lavorando insieme, secondo me sono abbastanza avanti, però anche qui abbiamo bisogno dell’ok dello staff medico. Per quanto riguarda i nazionali, come in tutte le pause, questa volta sono arrivati un giorno prima rispetto alle altre settimane. In generale si sono comportati molto bene, hanno giocato quasi tutti. Da giovedì ci siamo riaggregati completamente: abbiamo fatto due buoni allenamenti, giovedì e ieri, e cerchiamo di ripartire da dove ci siamo lasciati, anche se per tutti la ripresa dopo la sosta porta sempre un po’ di incognita».
SCELTE - «Come ho detto prima, cerchiamo sempre di migliorarci. Va anche detto che nelle ultime settimane abbiamo avuto fuori Dovbyk, Ferguson, Dybala, Bailey… praticamente tutti gli attaccanti. Quando ti mancano tutti nello stesso reparto, qualche difficoltà è normale averla. Credo che, paradossalmente, abbiamo migliorato la capacità di creare occasioni da gol e, di conseguenza, abbiamo fatto anche qualche gol in più. Quando dico che la fase offensiva coinvolge tutta la squadra, mi riferisco anche a situazioni come l’assist di Mancini per Celik: andiamo alla ricerca di sfruttare le caratteristiche che abbiamo in questo momento, con i giocatori a disposizione. Anche domani sarà così: cercheremo di mettere i ragazzi nelle condizioni migliori per esprimersi. Non possiamo andare a cercare soluzioni che al momento non abbiamo, perché alcuni giocatori sono fuori».
BALDANZI - «Le caratteristiche le conoscete tutti benissimo. In caso di emergenza, come è successo con l’Udinese in un momento di difficoltà, se avessimo avuto degli attaccanti disponibili magari non avremmo scelto quella soluzione. Però, in un momento di emergenza, credo che lui abbia delle capacità per giocare in quel ruolo. Gli mancano probabilmente altre caratteristiche, ma è un giocatore duttile, tecnico, molto rapido, e in certe situazioni vicino alla porta può diventare molto pericoloso. Magari non è propriamente il suo ruolo, o chissà, magari lo diventerà, perché ha sempre giocato in altre posizioni, però in questo momento è un giocatore efficace per noi. È stato molto bravo con l’Udinese. Messo in certe condizioni può fare comunque bene. Negli allenamenti di queste settimane ha fatto vedere cose importanti, ma è chiaro che, per caratteristiche, alcune cose gli mancano».