L'Inter domani sarà impegnato contro il Milan nel big match della 12esima giornata di Serie A. Alla vigilia del derby, mister Cristian Chivu è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Inter: le parole di Chivu in conferenza stampa
"La gara è diversa perché è bella, perché va in mondovisione, per quello che rappresentano le due squadre nel calcio internazionale. Ma alla fine è sempre una partita, bisogna prepararla nel migliore dei modi come tutte. Poi bisogna capire quanto vale per i nostri tifosi, quanto ci tengano ad avere un lunedì sereno senza subire lo sfottò degli amici. Questa è l'importanza, sappiamo cosa vogliamo fare e che il mondo intero ci guarda".
Questo è il momento per dare una piccola spallata al campionato?
"Noi sappiamo qual è la classifica attuale, che è corta. Tre punti sono tre punti, bisogna fare di tutto per prenderli a prescindere all'avversario. Domani sarà un derby, non è una partita normale; non esistono favorite, ma come non esistono in una giornata normale. Si parte da 0-0 e si deve entrare in campo con la determinazione giusta. Bisogna imparare ad approcciare una partita così con il giusto atteggiamento, poi il campionato dura 38 giornate".
Mio figlio fa il Fantacalcio, chi deve schierare?
"Io non lo gioco".
Una partita così richiede qualche mossa diversa da quelle che si possono attendere gli avversari?
"Sappiamo la qualità dei giocatori del Milan, gente letale sullo stretto e negli spazi. Sono forti, possono metterti in difficoltà. Le partite vivono di episodi, a volte il piano gioco viene stravolto perché ci sono anche gli avversari. Bisogna preparare la squadra ad affrontare più momenti e più episodi, parliamo di principi che danno identità e sistemi che danno stabilità, però si deve parlare anche dell'intelligenza dei giocatori nel capire i momenti. Le cose fondamentali sono identità e stabilità".
Come sta Lautaro Martinez?
"Il calcio italiano è sempre affascinante perché è il più difficile da affrontare, è il più preparato dal punto di vista tattico e si fa qualcosa in più per l'attenzione e per portare in campo una squadra compatta che subisca il meno possibile. All'estero c'è meno preoccupazione per quello che fai quando hai la palla, ma ciò non vuol dire che il campionato italiano vale qualcosa in meno. Ciò è dovuto anche alle esigenze che ci sono fuori: si parla spesso di fase difensiva, gol subiti, roba che all'estero si nota meno il dato sui gol subiti o la disorganizzazione in fase difensiva. Però è bello perché è difficile affrontare squadre, rompere la loro organizzazione, portare qualche trama di gioco in più. Lautaro quando è vicino all'area avversaria ha l'esperienza e la cazzimma per capire dove si deve mettere, e quando si difende è il primo che porta pressione con intensità e cattiveria tentando di rubare palla e indirizzare la giocata. Per me è l'attaccante più completo della Serie A, ha fatto tanti gol e può giocare tanti anni. Può migliorare ancora, ma siamo felici di averlo come capitano".
Quali sono le condizioni di Thuram?
"Sta bene e da quando è rientrato non ha più saltato un allenamento. Non è andato in Nazionale e gli ha fatto bene fare qualche allenamento in più per recuperare la condizione".