Romelu Lukaku sta per tornare all'Inter. Affare già definito e visite mediche in arrivo. I tifosi accolgono con entusiasmo il ritorno del belga, ma non tutti promuovono l'operazione dell'Inter. Tra questi, il noto agente Giovanni Branchini, al quale il "Corriere dello Sport" dedica l'apertura di oggi.

Sulle commissioni agli agenti

«Si legge di commissioni multimilionarie all’agente e al padre di Haaland, secondo voi qualcuno controlla la regolarità delle operazioni o si gira disinvoltamente dall’altra parte? Perché non dare un’occhiata alle documentazioni che accompagnano quei pagamenti, visto che si è organi di controllo? I soldi ai genitori e ai parenti sono legittimi? Non meravigliamoci poi se fanno scuola nonostante le norme non sembrano consentirli. Mi domanda di Mbappé... Il presidente della Fifa vive a Doha e non mi sembra che abbia intenzione di farci sapere se è tollerabile, o meno, che uno Stato sovrano possieda un club sfruttando serenamente la propria disponibilità finanziaria e la flessibilità nella gestione degli aspetti commerciali. Il confine tra ricchezza e arroganza spesso sconfina nella più inaccettabile sopraffazione. Tutto consentito? Tutto lecito? Ce lo facciano sapere. Ci sarebbe bisogno di un confronto su molti temi, ma questi incontri non ci vedono convolti, mai: vi sembra normale?».  

Su Lukaku

«La soluzione sono i giovani, le intuizioni, la conoscenza, le competenze. Gli Abraham, più che i Lukaku, soprattutto se si ha già in organico un giocatore come Lautaro. La mia è soltanto un’opinione, non entro nel merito dell’operazione, tuttavia dico che solo partendo dalle conoscenze specifiche si possono risolvere i problemi del calcio italiano. Lukaku non lo vedo, la considero una mossa non indispensabile, disponendo - l’Inter - di uno come Lautaro che secondo me ha potenzialità straordinarie non del tutto espresse. Inoltre il ritorno di Lukaku potrebbe bloccare altre operazioni tecnicamente valide». 

Sul futuro di De Ligt

«La decisione è soltanto sua. La Juve è pronta a rinnovargli il contratto secondo parametri convenienti a entrambe le parti, ma anche a cederlo se l’olandese ha intenzione di andar via».  

Su Mourinho

«José è un grandissimo allenatore e un uomo di valore assoluto, andrebbe sempre assecondato. L’estate scorsa non capii tuttavia la grossa spesa che fece fare per il portiere, quando c’erano soluzioni più a basso costo e quei soldi avrebbero potuto essere destinati al miglioramento di altri settori. Ma è solo il mio parere e conta poco».