Reduce dal pareggio di Como il Cagliari si appresta ad affrontare il Genoa nel match valevole per la dodicesima giornata di campionato.
Il tecnico rossoblu Fabio Pisacane ha presentato il match nella consueta conferenza stampa prepartita.
Cagliari-Genoa, la conferenza stampa prepartita di Pisacane
"Ci auguriamo che la vittoria possa arrivare il prima possibile, a partire da sabato. Lo meritano i ragazzi per la partecipazione di questi due mesi. La sosta ci ha fatto recuperare Deiola, un calciatore la cui assenza si è sentita. Abbiamo perso Zé Pedro, rimarranno a casa anche Belotti e Ciocci. Gli altri sono tutti recuperati. Mina ci ha abituato a tornare a poche ore dalla partita e stringere i denti. Non è mia intenzione bluffare, anche la scorsa volta non lo era: mi scuso per questo, ma nel giorno della gara ho fatto altre scelte. Mina non è un bluff, sarà della partita.
Ho avuto modo di seguire il Genoa di Vieira. È una buona squadra ma è stata penalizzata da eventi. Ha fatto vedere buone cose, il calcio però ti mette tanti interrogativi. Chi paga è sempre l’allenatore, ma con l’arrivo di De Rossi la squadra ha avuto una fiammata e fatto intravedere alcune cose. Con la sosta avranno consolidato alcuni principi, ma faccio fatica a pensare a quanto è cambiato il Genoa da Vieira a De Rossi. Però si vedono già delle risposte".
Le condizioni di Gaetano
"Gaetano ha il calcio nel DNA. Quando lo metti nelle condizioni giuste si esprime sui suoi livelli. Non lo puoi vedere in un gioco dove si predilige la palla lunga e non a terra. Può dare di più, lui lo sa, ha pagato il fatto di non aver fatto il ritiro. Ma questa sosta è servita per mettere minutaggio e condizione. Ci auguriamo possa migliorare nelle prossime gare e spero di avere un Gaetano per tutta la partita. Per quanto riguarda il mio passato... A Genoa sono arrivato da ragazzino, pieno di sogni: Genoa mi ha dato la vita per la seconda volta, sono riconoscente al club e la città. Oggi però rappresento il Cagliari e conta il presente".
La partita col Genoa
"Mi auguro di non vedere un primo tempo contratto, mi aspetto una partita dai ritmi alti. La vittoria ci manca, ma non deve essere un’ossessione. Sarà un’altra finale di un campionato che è il più difficile degli ultimi 10 anni. Non bisogna farsi prendere dalla frenesia. Mi aspetto una squadra matura: la vittoria è solo la conseguenza di come gestisci i momenti".
Le assenzee
"In caso di necessità abbiamo recuperato anche Pintus, un giovane di buone prospettive. Non avrà l’esperienza di Deiola, ma questa si accumula giocando. Lo teniamo in considerazione, si aggiungerà alle frecce del reparto arretrato".
Pisacane su Juan Rodriguez
"Juan è un ragazzo dal grandissimo potenziale tecnico. Non ha fatto il ritiro, ma è giovanissimo e giocare in Serie A non è semplice. Fare un buon lavoro con i giovani è anche capire il momento del loro inserimento. Da un punto di vista tattico Juan sta crescendo, ma non posso avere l’ego di dire ‘Ho lanciato Rodriguez’. Devo capire quando sarà il momento. Altrimenti lo avrei già buttato dentro, ma io non ritengo sia giusto. Dobbiamo aspettare ancora un pochino".
Pisacane su Esposito
"Su Esposito il discorso è soggettivo. Penso che lui non sia una punta, ma è abile a giocare tra le linee. Vuole libertà di movimento, pensiero. A Como l’ho schierato in quella posizione perché non volevo fare a meno di lui. Abbiamo fatto una partita ordinata dal punto di vista tattica e avevamo cinque giocatori offensivi. Esposito lavora per la squadra, deve essere più cattivo lì davanti. Il Cagliari è diciannovesimo per finalizzazione: lui deve essere più cattivo negli ultimi metri".
Pisacane su Kiliçsoy
"In questo momento mi assumo le responsabilità delle scelte tecniche. Ha una qualità fuori dal comune, ma con il mio staff facciamo delle considerazioni. Ogni opportunità per lui deve essere un momento per dimostrare che merita una maglia da titolare. Non è facile per lui, ma è se vuole giocare a certi livelli deve migliorare. Mi auguro che da qui fino al termine del girone d’andata ci siano per lui delle opportunità: oggi non so quante ne avrà dall’inizio e quante in corso, ma si lavora per vederlo ancora all’opera".