Mister Mihajlovic ha parlato in tarda mattinata in esclusiva ai microfoni di MilanChannel.

Ecco le parole del tecnico dei rossoneri: "In questi momenti bisogna essere uniti, quanto successo a Parigi è stato una cosa tremenda, siamo tutti vicini al popolo francese. E’ una guerra, ma una guerra strana. Rispetto a quella che ho vissuto io nella ex Jugoslavia è diversa. La sapevi chi ti attaccava. Dobbiamo essere forti e non farci travolgere dalla paura. So che non è facile. Quando c’erano i bombardamenti in Serbia ricordo che avevano distrutto tutti i ponti e ne era rimasto uno solo per passare da una parte all’altra di Belgrado e tutti sono rimasti su quel ponte, c’erano sempre concerti, si portavano anche i bambini, nella speranza che quel ponte non venisse bombardato e così è stato. Ho sempre creduto e credo nella mia squadra e alla fine raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati.

Attorno al Milan c’è un ambiente un po’ strano. Che ogni singola partita diventi decisiva mi sembra esagerato. Ci vuole più equilibrio. Nelle ultime 5 partite abbiamo fatto 11 punti subendo solo tre gol. Dopo il pareggio con l’Atalanta sembra sia successa una catastrofe. Noi possiamo tenere questa media che l’anno scorso portava in Champions League. Aspettiamo che finisca il girone di andata e vediamo dove siamo.

Poi nel girone di ritorno affronteremo in casa tutti gli scontri diretti a parte il Napoli. La partita con la Juve è importante per la classifica, per il prestigio, è un grande classico e faremo di tutto per onorare la partita. Abbiamo tutto per portare a casa il risultato, poi vedremo.

Contro l’Atalanta ci sono mancati tre giocatori importanti come Bonaventura, Bertolacci e Alex. L’ultimo giorno abbiamo recuperato Montolivo, Bacca e Cerci. Siamo calati nel secondo tempo e alla fine è un punto guadagnato. Se avessimo vinto contro l’Atalanta e pareggiato con la Lazio nessuno avrebbe detto nulla. Ma preferisco vincere gli scontri diretti.

Loro possono giocare con diversi moduli, recupereranno tutti e penso confermeranno la squadra che ha giocato ad Empoli, quindi un 4-3-3. Bacca ieri è tornato insieme a Zapata. E’ tornato 12 ore prima rispetto all’altra volta. Anche prima del Torino voleva giocare dall’inizio, ma dobbiamo stare attenti. Niang ha lavorato tutti i giorni, ha fatto bene"
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