Gianpaolo Calvarese si è dimesso dall'AIA. Il fischietto 45enne non arbitrerà più: la decisione, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha preso alla sprovvista il nuovo designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che dovrà fare a meno di un direttore di gara da 157 gare in Serie A. Dietro alla decisione di Calvarese ci sarebbero ragioni legate al lavoro: l'arbitro si sarebbe dimesso per poter seguire da vicino l'azienda di famiglia, che commercializza integratori sportivi.

Calvarese si è dimesso dall'AIA

Calvarese si è dimesso dall'AIA. Finito nell'occhio del ciclone per Juventus-Inter, che rimarrà dunque la sua ultima gara diretta in Serie A, Calvarese aveva potuto arbitrare nella scorsa stagione grazie a una deroga, avendo compiuto 45 anni lo scorso febbraio; avrebbe potuto far parte della squadra arbitrale anche nella prossima stagione grazie a una norma transitoria, dovuta all'emergenza sanitaria, che aveva alzato a 46 anni i limiti di età per i direttori di gara. Calvarese era già stato inserito nell'organico predisposto da Rocchi, ma nonostante il tentativo del designatore di farlo tornare sui suoi passi ha definito la sua decisione irrevocabile.

L'arbitro Calvarese si è dimesso dall'AIA (Getty Images)
L'arbitro Calvarese si è dimesso dall'AIA (Getty Images)

Si è dimesso Calvarese: un problema per Rocchi

Calvarese si è dimesso ed è un problema per Rocchi. Il designatore pensava di poter contare su uno degli arbitri più esperti a disposizione anche per la prossima stagione, tanto che aveva già inserito il fischietto teramano nell'organico; ora Rocchi ha a disposizione soltanto 48 dei 51 arbitri previsti, anche a causa delle squalifiche di La Penna e Pasqua per presunta alterazione dei rimborsi spesa.