Il nuovo CT, dopo Conte? Verrà annunciato a breve, secondo le volontà dei vertici federali. Costerà poco, porterà di certo l'Italia ai Mondiali russi, ed, in base alle ultimissime, non sarà Fabio Capello. Lo ha dichiarato lo stesso senatore della panchina, a RSI: "Sono in stand-by, certo, ma in una Nazionale non voglio mettere piede. Sono orgoglioso si faccia il mio nome ma preferisco non allenare una Nazionale, dopo le esperienze con Inghilterra e Russia. Mi piacerebbe però una squadra per poter allenare giornalmente", ha detto l'ex tecnico, tra le altre, di Milan, Roma e Real.
Restano in lizza, quindi, Donadoni e Mazzarri, anche perché Mancini a sua volta ieri ha confessato: "sono qui per ricostruire una grande squadra. Per questo l’ipotesi che diventi il nuovo ct dell’Italia non è fattibile”.
L'attuale mister del Bologna ha ancora un contratto lungo coi felsinei, ma resta il nome più affascinante, per età, esperienza (ha già un passato da CT azzurrio, seppur con successi alterni) e per rendimento coi club. Fermo restando che la Federazione, prima di parlarne con lui, dovrebbe avere l'OK di Saputo e del Bologna, che deve anche tenere a bada il potenziale interesse del Milan, con Berlusconi e Galliani già alla caccia del post-Mihajlovic. Segue quindi a ruota Walter Mazzarri, che a breve sarà libero dal suo rapporto con l'Inter e che ha già avuto parecchie proposte interessanti (ed esotiche). In pole per lui restano alcuni club inglesi, ma anche l'idea di diventare CT stuzzica alquanto: negli ultimi giorni il suo agente l'ha sponsorizzato, ma a penalizzarlo c'è la sua ultima esperienza sulla panchina dell'Inter, certo non straordinaria. Piace però l'idea di poter trattare con un allenatore senza vincoli, e che sembrerebbe anche adatto, per il ruolo. Assai più defilati - ma trattasi comunque di nomi fatti - sono Cannavaro, Baggio, Del Piero e Materazzi: la scarsa esperienza, in tal senso, gioca un ruolo decisivo.