Stringe i denti Nicola Sansone, alla sfida contro il Sassuolo vuole esserci anche lui. Non può mancare. L’esterno rossoblù è un po’ affaticato, da inizio settimana sta lavorando a parte e in gruppo, nei giorni scorsi aveva fatto anche un passaggio all’Isokinetic per accertamenti. Una visita di controllo, niente di più. Sansone c’è. Tiene duro. Nel derby emiliano contro i neroverdi non vuole mancare. Tante le ragioni, tutte valide. La prima è la logica dell’ex. Lì, a Sassuolo, Sansone è cresciuto, anzi lì è esploso. Con quella maglia ha conquisto le luci di una ribalta tutta sua, quella del ragazzo che si è fatto da sé, cresciuto da un’altra parte, in Germania, venuto fuori alla conquista della gloria. L’altra ragione è di natura competitiva. Sansone non ci sta a fare il sostituto, vuole essere protagonista. Cosa non sta funzionando? Lo stato fisico non è mai stato perfetto fino a oggi, e questo ne ha limitato il rendimento. Però Sansone ha voglia di giocare, ha voglia di esserci, e ci sarà.

Bologna, Sansone pronto a tornare a grandi livelli

Con lui Mihajlovic ha parlato spesso negli ultimi tempi. Sinisa lo fa con tutti, i rapporti con i suoi giocatori, specialmente quelli più esperti, i veterani, sono uno dei perni del suo lavoro. Sansone è tra quelli che hanno il compito di aiutare i più giovani, di dare ai nuovi arrivati lo spirito giusto per affrontare le partite. E’ un po’ chioccia, in un modo molto diverso dai super veterani. Sansone è a metà, un ruolo ibrido, tra quello del protagonista e l’uomo spogliatoio. Di lui Sinisa si fida, ma vuole vederlo più coraggioso e meno caotico. Con il pallone tra i piedi Sansone ha pochi rivali, è veloce, salta l’uomo. Gli manca il gol, quello è sempre ossigeno per un attaccante. L’ultimo risale al dicembre scorso, quando segnò nella sfida contro il Milan. Poi qualche guizzo, il calo, l’infortunio. Alla ripresa della A dopo il lockdown Sansone non è stato più lui. L’avvio di campionato non è stato brillante: mai titolare, appena cinquanta minuti messi insieme nei finali, l’ultima mezzora al massimo. 

Sansone al Bologna (Getty Images)
Sansone al Bologna (Getty Images)