Il primo fu Ezio Gelerean. Era il 2002, e Maurizio Zamparini, già patron del Venezia, lasciò i lagunari nel luglio 2002, rilevando da Franco Sensi il pacchetto azionario di maggioranza del Palermo per 15 milioni di euro. Pochi giorni dopo contattò proprio il tecnico di San Michele al Tagliamento, la cui avventura in Sicilia finì già in ottobre, con l'esonero alla prima giornata. Un indice che, forse, avremmo dovuto "cogliere". Durò esattamente 56 giorni il "povero" Glerean, che però mai avrebbe potuto immaginare che, come lui, altri 39 colleghi avrebbero fatto, nei 15 anni a venire, la sua stessa fine.  L'ultimo, in ordine cronologico, Diego Lopez, cacciato ieri, però, formalmente non da Zamparini ma da Paul Baccaglini, Presidente di fatto - in attesa del closing - ed al suo primo esonero. Ma già capace di concretizzare un record. 

Zampa, difatti, ha rassegnato le dimissioni il 27 febbraio scorso, per cui di fatto non si può "imputare" a lui l'addio dell'uruguaiano, che era arrivato in Sicilia il 26 gennaio. Baccaglini, invece, è stato nominato Presidente il 6 marzo: da allora a ieri, giorno della sostituzione con Bortoluzzi, quindi, sono passati esattamente 37 giorni. Quasi 20 in meno dell'"esordio", in materia, del suo predecessore. E dire che, solo due settimana fa, l'imprenditore italo-americano dichiarava "Zamparini non può decidere di esonerare nessuno per il semplice fatto che il presidente sono io, e io ho riconfermato la mia fiducia a Lopez: avanti con lui sino alla fine della stagione. Il presidente adesso sono io e decido io". E vince anche.