Fra gli ospiti del Festival dello Sport andato in scena ieri sera a Milano c'è stato anche Urbano Cairo, presidente del Torino: il patron granata ha parlato delle attuali difficoltà delle società di Serie A, e dunque dell'emergenza Coronavirus. Di seguito i passaggi più interessanti del suo intervento.

Sui problemi economici delle società di Serie A

"Abbiamo fatto molte cose ma abbiamo dovuto fare i conti con dei bilanci che saranno negativi e dobbiamo cercare di far sì che non lo siano troppo, e avrei voluto fare di più ma dobbiamo essere prudenti: il Toro è già fallito 15 anni fa".

Urbano Cairo (getty)
Urbano Cairo (getty)

Sui calciatori e la minaccia Covid-19

"Il calciomercato è stato molto minore come volume di affari rispetto ai precedenti perché mancano i ricavi da stadio e non è poco, le società sono preoccupate". Tutta colpa del Coronavirus, che ora più che mai torna a minacciare nuovamente la serie A. I calciatori oggi devono avere la consapevolezza che siamo in un momento particolare. È importante che il campionato prosegua, quindi i loro comportamenti diventano fondamentali. Non voglio dire che si debba ricorrere alla famosa bolla come hanno fatto in NBA in America, con gli atleti separati dal mondo, però ci deve essere una consapevolezza forte, e che quello che si poteva fare un anno fa, per adesso non si può fare più. Deve esserci una partecipazione totale per riuscire ad andare avanti con un campionato che è appena cominciato e che deve continuare".

Sulle regole da rispettare per il protocollo

"E’ un calcio di guerra ma dobbiamo cercare di continuare per salvaguardare il nostro mondo e per dare uno spettacolo a chi è a casa, e serve attenersi scrupolosamente al protocollo: chiedevo che venisse fatta una regola per tutti e ho apprezzato che sia stata fatta, ora che c'è una regola va rispettata. Ora dobbiamo procedere in sicurezza ma è importante andare avanti: mi dicono che con la scuola non ci sono tantissimi casi, e se i ragazzi ce la fanno con la loro attività tutti gli altri devono riuscire a fare qualcosa per contenere il virus".