Contenuto non disponibile
Felipe Caicedo, autore del gol del pareggio durante la gara di ieri tra Lazio e Zenit, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla radio ufficiale della Lazio dopo la gara di ieri in Champions League ed il suo ennesimo gol nel finale.
Intervista a Caicedo sui gol nel finale
“Nel secondo tempo ci sono occasioni maggiori, gli avversari sono più stanchi. Sono contento perché sto aiutando la squadra. Vogliamo continuare così, è un momento importante per me e non mi voglio fermare”.
Intervista a Caicedo sullo Zenit Lazio
“Segnare qui in Russia significa tanto. E’ il secondo gol che segno allo Zenit. Mi vengono alla mente ricordi importanti. In ogni caso sono contento perché ho aiutato di nuovo la squadra. Un gol a 32 anni in Champions League significa tanto. Acerbi ha fatto un gran cross. Dopo il gol abbiamo iniziato a giocare e abbiamo dominato assolutamente la partita. Abbiamo lottato per essere qui, è una gioia importante. Segnare un gol pesante mi fa felice”.
Intervista a Caicedo sul girone di Champions
“Questo punto vale oro. E’ stata una partita difficile. Sapevamo che lo Zenit ha una squadra importante, li abbiamo studiati in questi giorni. E’ una squadra organizzata che sa giocare a calcio. Ma dopo il gol abbiamo dominato la partita. Sono entrato bene, insieme ai miei compagni e li abbiamo aiutati. Questo pareggio più avanti sarà importante. Mancano ancora delle partite. Se andiamo avanti come questa sera e con questo carattere siamo sulla strada giusta per passare il girone. Se ripetiamo la partita dell’Olimpico contro il Borussia Dortmund passiamo. Dobbiamo stringere i denti, mancano alcuni giocatori, ma vogliamo andare avanti nella competizione”.Intervista a Caicedo sulla gara e sul girone
"Siamo andati in difficoltà dopo il gol loro, ma poi abbiamo avuto occasioni e abbiamo dominato la partita. Il match era difficile con una squadra con un attaccante forte che gioca bene sulle seconde palle. Pareggio che più avanti sarà importante, manca ancora la partita tra Club Brugge e Borussia. Sapevamo che loro erano una squadra organizzata che sa giocare a calcio, non a caso sono i campioni di Russia. Li avevamo studiati anche se loro hanno cambiato parecchie cose. Siamo stati un po’ in confusione perché hanno giocato con un 4-4-2 modulo che di solito non adottano.”
