Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, ha parlato nel corso di un'intervista concessa alla Gazzette dello Sport del momento della sua squadra e della sua personale carriera. 

Zanetti sul 2021

Pregi e difetti del Venezia?
«Sicuramente siamo diventati squadra. Credo che, risultati a parte, in campo si sia visto spesso, direi quasi sempre, un’identità ben precisa, un gioco a viso aperto in tutte le partite al di là dell’avversario. Difetti? Qualche amnesia difensiva di troppo, abbiamo subito 3 gol nei primi minuti e di certo a livello di mentalità dobbiamo migliorare. Poi la categoria impone di alzare la qualità in fase realizzativa. Abbiamo aumentato le occasioni ma stiamo ancora concretizzando poco e in A è determinante».

Zanetti sul futuro del Venezia


Il Venezia può solo crescere?
«Lo penso e lo spero. Abbiamo creato una buona base, abbiamo ancora margine per migliorare. Arriverà qualche innesto che alzerà la qualità e ci aiuterà a perseguire l’obiettivo salvezza».
Sotto l’albero cosa ha chiesto come regalo al club?
«Sono sicuro che arriveranno giocatori nei ruoli dove abbiamo pensato di alzare il livello. Ma più che alla società ho chiesto a Babbo Natale di salvarmi».

Zanetti sul mercato del Venezia


Intanto è arrivato Cuissance. Un suo desiderio?
«L’abbiamo valutato insieme e pensiamo abbia grande personalità. È del ’99, la società su di lui ha fatto un grande investimento. Ha potenzialità, è giovane ma ha già esperienza di grandi tornei. Sono molto contento perché è un ruolo che non siamo riusciti a coprire d’estate, quello del centrocampista offensivo alla Maleh».
Chi ha dato più di quello che si aspettava e chi meno?
«Non posso dire che Aramu mi abbia sorpreso, ma al primo anno di A ha avuto un impatto impressionante: 5 gol e 4 assist. Si è dimostrato degno di questa categoria. Lui e Ceccaroni. Stanno facendo molto bene. Ora mi aspetto di più da chi so che può darlo. Penso a Johnsen: non è una critica ma consapevolezza delle sue qualità, so che ha colpi importanti. Ha finito l’andata a zero gol. Ma nel ritorno può e deve essere l’uomo in più».
Chi altri?
«Okereke, che era in un grande momento prima dell’infortunio. E spero che Henry ci porti per mano alla salvezza con i suoi gol. E poi Kiyine che è ancora a secco. Credo che la qualità non ci manchi. L’andata è stata anche di adattamento. Ora mi aspetto che i giocatori citati siano decisivi».

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