Alessandro Bastoni, difensore dell'Inter, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a DAZN del derby in programma sabato alle 18.00. Queste le parole del centrale nerazzurro in vista della sfida contro i rossoneri.

Intervista a Bastoni sul derby

Primo derby? «Fortunatamente le partite le guardavo con mio papà che è interista e quindi non c’erano grandi discussioni. Uno dei miei fratelli è romanista, innamorato perso di Totti: non è mai stato un ‘rivale’. L’altro odia il calcio, tanto è vero che è venuto solo una volta a vedermi giocare, quando ero all’Atalanta: a San Siro non ha mai messo piede».

Partita? «Ho la fortuna di vivere ogni partita con tranquillità, cerco sempre di concentrarmi e pensare a quello che devo fare in campo: credo che sia questa la mia forza. Non sono agitato, so gestire bene le emozioni. Non ho riti, se non quello di baciare i parastinchi dove ci sono le immagini della mia compagna e dei miei fratelli. Il mio tatuatore, accanito milanista, mi continua a dire da un mese ‘complimenti per la vittoria nel derby’. Il primo che ho giocato è quello del 3-0, poi ne ho vissuti alcuni in panchina ed è sempre andata bene. Speriamo di ripeterci questo sabato con qualche tifoso in più allo stadio».

Intervista a Bastoni sull'ultimo derby

Gol di Calhanoglu? «Mi ricordo i fischi, davano quasi fastidio in testa: c’era un caos incredibile. Si percepiva la tensione perché era un rigore importante che ci ha permesso di sbloccare il risultato. Speriamo si possa ripetere».


Importanza?  «Sicuramente è fondamentale non perdere punti con le piccole per avere il tesoretto negli scontri diretti che possono finire in qualsiasi maniera. Manca un girone, è presto; l’anno scorso non eravamo neanche in vetta e alla fine abbiamo vinto con dieci punti di scarto. Ovviamente sarà importante non perdere».

Bastoni sul Milan

Futuro un giorno al Milan? «Direi assolutamente no, poi sono scelte. Per quanto mi riguarda, non c’è neanche lo 0,1% di possibilità che faccia questa scelta».

Papà? «Non l’ho ancora realizzato, è una cosa speciale: sto entrando nell’ottica».