Tra le partite più spettacolari, e non per questo non condite da qualche ingenuità di troppo, di Qatar 2022 verrà certamente ricordata Camerun - Serbia.

Finisce 3-3, dopo il vantaggio inatteso dei primi, la schiacciante supremazia dei secondi e l'intuizione di Song, che manda in campo l'mvp di giornata Aboubakar, che in tre minuti - gol spettacolare e assist gold, se fossimo nelle Leghe Fantacalcio, inclusi - ribalta la gara e consente al Camerun di pareggiare.

Dopo le rispettive sconfitte all'esordio, Camerun e Serbia si concedono un'ultima speranza nell'ultima giornata del girone. Molto, però, dipenderà anche da come finirà tra Brasile e Svizzera. 

Camerun - Serbia, cronaca del primo tempo

La novità è quella che regala la lettura delle formazioni: Onana, per motivi non precisati ma che dovrebbero afferire a qualche diverbio con il proprio ct e comunque più generalmente riconducibili a dinamiche disciplinari, è escluso dall'undici titolare del Camerun. La scelta di Song ricade su Epassy, che in quanto ad esperienza internazionale non può certo competere con il portiere dell'Inter. 

Nei primi minuti qualche perplessità la lascia la marcatura degli africani su Mitrovic, lasciato libero, in pinea area di rigore, di colpire di testa: tentativo velleitario, ma posizione e libertà concesse potenzialmente letali. Nel calcio raramente i segnali sono casuali, e qualche minuto più tardi, sebbene con altra dinamica, è proprio l'attaccante serbo a liberarsi con una certa facilità in area di rigore: uno-due ad imbucare l'area di rigore, Mitrovic con una finta un po' scolastica ma efficace mette a sedere un ingenuo Nkoulou e calcia a rientrare con il sinistro, vedendosi negata la gioia del gol dal palo. 

La risposta del Camerun è affidata a Kunde: Pavlovic è in versione allegra nella marcatura, il centrocampista esibisce un buon tiro su cui Vanja oppone i guantoni e manda in calcio d'angolo. Anche ai mondiali in Qatar, ad ogni modo, ci sono problemi di auricolari, immortalati dalle immagini televisive che riprendono gli indaffarati ufficiali di gara con la sistemazione della propria strumentazione. Quando il gioco riprende, i contrasti a centrocampo non si risparmiano: tutto made in Serie A quello tra due colonne portanti del nostro campionato, Milinkovic e Anguissa. 

L'episodio che cambia la partita arriva alla mezz'ora. Un'ingenuità di Zivkovic regala un calcio d'angolo al Camerun, sugli sviluppi del corner e dopo una torre di Nkoulou in area, Castelletto imbuca da pochi centimetri a porta praticamente sguarnita sul palo più lontano. 

Nel finale di tempo la Serbia prova la reazione e chiude il Camerun nella propria metà campo, ricercando costantemente quel pizzico di qualità in più che garantirebbe agli attaccanti di presentarsi alla conclusione in maniera efficace. Servirebbe un guizzo, come quello che Tadic ha servendo Kostic in area, ma Mitrovic viene anticipato da una spaccata avversaria. Come se non bastasse, in alcune circostanze la Serbia pecca di presunzione, che peraltro difficilmente potrebbe concedersi in un momento così. In uno di questi momenti, Lukic viene attaccato e recuperato in fase di costruzione, ci vuole un intervento reattivo di Vanja per respingere il tentativo di Kunde, che sulla seconda palla spreca malamente con forse eccessiva disperazione per il primo tentativo non andato a segno. 

Dove non arriva il gioco, nel calcio arriva quasi sempre una palla da fermo: Tadic pennella, Pavlovic stacca tra Choupo-Moting ed un distratto Anguissa e trova il gol del pareggio. Si tratta dell'episodio che scuote la Serbia e getta nello sconforto più totale Song ed il suo Camerun. Pochi minuti più tardi è ancora Anguissa che tratta con inspiegabile sufficienza il pallone al limite dell'area regalandolo a Milinkovic, preciso a scambiare con Zivkovic e che poi conclude dalla distanza con il mancino: Epassy potrebbe forse fare di più e non trattiene, la Serbia in appena tre minuti capovolge la partita. E potrebbe addirittura fare di più, se Mitrovic in un contropiede non gettasse alle ortiche un'azione potenzialmente letale ed un compagno libero di ricevere alla sua sinistra. Ma ai grandi bomber, tendenzialmente, si perdona sempre l'egoismo, almeno quando si vince. Al riposo la Serbia è in vantaggio per 1-2. 

Immagini che puoi sentire: la gioia del Camerun per il gol di Castelletto ed il momentaneo vantaggio (Getty Images)
Immagini che puoi sentire: la gioia del Camerun per il gol di Castelletto ed il momentaneo vantaggio (Getty Images)

Camerun - Serbia, cronaca del secondo tempo

Si ricomincia, quantomeno al rientro in campo, con gli stessi ventidue della prima frazione. Epassy trova riscatto su un'uscita bassa efficace su Kostic, ma l'arbitro alza il braccio per segnalare la ripresa del gioco con una punizione per fuorigioco sulla combinazione che aveva liberato il laterale serbo, annullando di fatto la giocata del portiere del Camerun, riscattato quantomeno nel morale. 

Non basta, però, perchè il Camerun sembra essere rimasto negli spogliatoi e perde l'ennesima palla sanguinosa a centrocampo. Su una di queste si fionda Mitrovic, che è poi il terminale di un'azione ben gestita che vede nell'apertura di Milinkovic e nel dribbling decisivo di Zivkovic giocate altrettanto pregevoli. Il tap-in di Mitrovic iscrive anche il bomber al registro dei marcatori

Il Camerun prova la reazione, quantomeno di orgoglio e nervi, prima ancora che tattica. Tra tentativi velleitari e combinazioni che non portano alla conclusione la sensazione è però di una strada tutta in salita. Ma il calcio non è una scienza esatta e la sua capacità di ribaltare gli equilibri sorprende anche nel tempio del gioco, la manifestazione mondiale. Dal nulla, quasi con una disattenzione che colpisce per eccessiva platealità, la Serbia viene imbucata: lancio di Castelletto, Milenkovic è pigro nel salire e consente al neo entrato Aboubakar di presentarsi davanti a Vanja ed esibire un pallonetto. L'arbitro inizialmente annulla per fuorigioco su segnalazione del proprio assistente, poi il VAR corregge la chiamata: posizione del numero 10 regolare, il gol è valido. Il Camerun riprende fiducia ed in un clima surreale ripete la stessa e identica azione, con gli stessi e identici protagonisti: lancio dalle retrovie, ancora Milenkovic a sbagliare il fuorigioco, ancora Aboubakar ad approfittarne, ancora Veljkovic incapace di leggere lo sviluppo del gioco e di guardare alle spalle il proprio compagno. Il finale è diverso nell'apparenza, assist e gol di Choupo-Moting, ma non nella sostanza. Il Camerun l'ha ripresa in poco meno di tre minuti. 

La reazione della Serbia non è costante e soprattutto poco efficace: solo nel finale, complice la girandola dei cambi ed l'inevitabile palpitazione, arriva qualche occasione. Ennesima marcatura rivedibile dei difensori africani, Mitrovic calcia da buona posizione ma angola eccessivamente. Non c'è più tempo per occasioni realmente concrete, sebbene i sospiri non si contino più. Tra Camerun e Serbia finisce 3-3. 

Fantamondiale: migliore e peggiore in campo

MIGLIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Aboubakar (CMR)

PEGGIORE IN CAMPO PER LA REDAZIONE FANTACALCIO: Anguissa (CMR)

Camerun - Serbia, bonus e malus per il Fantacalcio

GOL FATTI: Castelletto (CMR), Pavlovic (SRB), Milinkovic-Savic (SRB), Mitrovic (SRB), Aboubakar (CMR), Choupo-Moting (CMR)

GOL SU RIGORE: 

GOL SUBITI: Epassy 3 (CMR); V. Milinkovic-Savic 3 (SRB)

RIGORE PARATO:

RIGORE SBAGLIATO:

ASSIST: Nkoulou (CMR), Tadic (SRB), Zivkovic 2 (SRB), Castelletto (CMR), Aboubakar (CMR)

AUTORETI:

GOL DECISIVO VITTORIA: 

AMMONIZIONI: Nkoulou (CMR), Bassogog (CMR), Jovic (SRB), Milenkovic (SRB)

ESPULSIONI: