Una stagione difficile. Di scelte discusse, di rumours di mercato prima (forse) alimentati poi (seccamente) smentiti.
Quel brusio di sottofondo che ancora lo vorrebbe lontano dall'Inter.
Poi il lutto in famiglia, il gol contro il Bayern che sembra scritto nel destino, per chi ancora crede nei sogni e che un ragazzo possa emozionarsi e soffrire per la scomparsa della nonna.
La stagione di Davide Frattesi è cinema noir, psichedelico, da sequenze - se vogliamo - claustrofobiche e ripetitive. Ma anche spazza paure. Come l'immagine di quel cancello giallo, di quella ringhiera che profuma di strada verso la libertà.
L'esultanza di Frattesi: la storia del cancello giallo
6 gennaio 2024. L'Inter a pochi minuti dal termine pareggia 1-1 con il Verona. Bastoni prende la traversa, la palla torna fuori area, viene ricalciata verso la porta. Montipò ci arriva, ma non riesce a deviarla troppo in là: Frattesi, invece, c'è. Al posto giusto, nel momento giusto. Come spesso capita.
La sua è una corsa con il sangue agli occhi: forse perché non era stato scelto dal primo minuto, certamente perché si rende conto di aver segnato un gol pesantissimo. Siamo a gennaio, ma è già un gol scudetto.
E allora si inerpica su quel cancello giallo, scala quella ringhiera senza curarsi del pantaloncino calato e l'immagine di quegli slip che diventano, a loro modo, iconici.
Frattesi gol contro il Barcellona: il ritorno di quell'esultanza
E allora contro il Barcellona Davide ci torna. Di prepotenza, di forza, di puro istinto. L'ennesimo momento da film della sua stagione. Su quel cancello lì.
Davide non ha altri pensieri per la testa dopo il gol: i compagni lo hanno capito, capitan Lautaro - in campo con il Verona - che salì con lui all'epoca corre dalla panchina per riprodurre la stessa, iconica, esultanza.
Il resto è storia: in quella partita Henry sbagliò un rigore al 99', contro il Barcellona c'è voluto un Sommer in stile Julio Cesar. Davide, in tutto questo, si sarebbe sentito anche male, pochi minuti dopo il gol. Vista annebbiata - "tutto nero", come dice nel post partita.
Nero, sì. Ma anche azzurro. Perchè l'Inter, grazie al gol di Frattesi e a quel cancello giallo, è in finale di Champions League.