Non vedremo più Neymar con lo ‘swoosh’, il logo che ha reso celebre nel mondo la Nike, quello che in Italia è spesso chiamato il ‘baffo’. Il matrimonio tra l’azienda americana e il fuoriclasse brasiliano del PSG, durato 15 anni, era cominciato quando O Ney era un tredicenne delle giovanili del Santos e sarebbe dovuto durare fino al 2022. «Posso confermare che Neymar non è più un atleta Nike» ha detto Josh Benedek, portavoce del colosso dell’abbigliamento sportivo confermando la notizia che circolava da qualche giorno, ovvero quella di una rescissione anticipata del contratto, che Neymar aveva rinnovato nel 2011. Nel 2018, il portale brasiliano Uol Esporte, rivelò alcuni dettagli del contratto con Nike, tra cui quelli relativi ai premi: se O Ney avesse vinto il Pallone d’Oro in questi anni si sarebbe portato a casa un altro milione di dollari. Se avesse vinto il Mondiale, invece, ‘solo’ 50 mila in più.
Neymar pronto a legarsi alla Puma: ecco le cifre
Nessuno di questi casi si è finora verificato, ma il rinnovo è saltato perché pare che dietro ci sia la Puma, l’azienda tedesca che da sempre sponsorizza Diego Armando Maradona, che in Italia è sponsor tecnico del Milan e che l’anno scorso è riuscita a strappare alla Nike anche la Liga, fornendo i palloni ufficiali delle gare del campionato spagnolo. Neymar detiene attualmente il record per il trasferimento più costoso nella storia del calcio: il PSG ha pagato 222 milioni di euro per prenderlo dal Barcellona nel 2017. La rivista Forbes, che lo classifica come la settima celebrità più pagata al mondo, stima i suoi guadagni per quest'anno, compresi gli accordi di sponsorizzazione, in 95,5 milioni di dollari. Nike, nel frattempo, resta comunque sponsor tecnico del PSG, con il quale ha un accordo da 70 milioni di euro l'anno. A meno che non cambi squadra, cosa in questa finestra di mercato improbabile, Neymar sarà 'costretto' comunque a indossare almeno le maglie con lo 'swoosh'.
