Nonostante le smentite degli ultimi giorni, dopo l'invasione della Russia a danno dell'Ucraina, la UEFA valuta il cambio di sede la finale di Champions League in programma a San Pietroburgo, in Russia, a maggio.

Champions League: salta la finale di San Pietroburgo?

Tra le sanzioni a danno della Russia potrebbe arrivare anche il cambio di sede della finale. Risulta molto difficile che l'ultimo atto della Champions League 2022 resti fissato a San Pietroburgo. A sollevare la questione era stato, alla Camera dei Comuni inglese, il premier britannico Boris Johnson che era stato tra i primi a tendere una mano alla UEFA dopo l'annuncio della Superlega. Al numero uno del Governo inglese aveva fatto eco anche Liz Truss, segretario di Stato per gli affari esteri, del Commonwealth e dello sviluppo del Regno Unito che aveva già chiesto alla UEFA di riflettere sulla questione.

Johnson "cancella" la finale

Dopo l'invasione di questa notte ed i bombardamenti, fanno ancor più riflettere le parole di Boris Johnson:

«La Russia non può ospitare tornei di calcio nel momento in cui invade Paesi sovrani» ed «è fondamentale che, in questo momento critico, il presidente Putin capisca che quello che sta facendo provocherà una situazione disastrosa per la Russia».

Liz Truss sulla finale di Champions League 2022

Anche Liz Truss aveva chiesto un intervento anche dello sport per imporre sanzioni alla Russia a BBC Radio:

"Sarei inorridita se la sede non venisse spostata. Penso che sarebbe sbagliato in questo momento, considerando ciò che sta facendo la Russia a livello internazionale" e circa la presa di posizione dei club inglesi e un eventuale boicottaggio dichiara: "Sì, se fossi in loro boicotterei. Personalmente non vorrei giocare una partita di calcio a San Pietroburgo, visto quello che sta facendo il regime di Putin".

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