Unai Emery, ex tecnico dell’Arsenal, ha parlato del suo passato nei Gunners nel corso di un'intervista concessa a Football London, il 49enne tecnico del Villarreal ha ripercorso la sua esperienza all'Arsenal.

Intervista a Emery sull'Arsenal

Le parole di Emery sulle due stagioni a Londra nel corso dell'intervista di oggi.

“Credo che sia molto complicato entrare nei piani alti della classifica, ma sono convito che in breve tempo l’Arsenal si riprenderà e tornerà a lottare per i primi quattro posti. Sono stato allenatore dei gunners per un anno e mezzo e penso che la mia prima stagione sia stata molto buona. Abbiamo sfiorato la qualificazione in Champions e siamo arrivati a giocarci la finale di Europa League. Mi divertivo e lavoravo bene. Il club mi ha supportato ed ero contento dei giocatori, dell’atmosfera e dei tifosi. Poi quando sono arrivati i primi risultati negativi la situazione è divenuta complicata. In ogni caso mi è piaciuto allenare l’Arsenal”.

Rimpianti?

“Tutto sommato è stata un’esperienza positiva. Forse ho lasciato un po’ di lavoro che avrei potuto completare ma evidentemente io e il club avevamo idee diverse.  Questo è il calcio. Ora voglio il meglio per l’Arsenal e Mikel Arteta”. 

Intervista a Emery sul suo inglese

Lingua inglese un problema?

“Il problema all’Arsenal il secondo anno erano solo i risultati, non la lingua. Ero in grado di parlare in inglese e comunicare con i media e i giocatori. Stavo progredendo anche da quel punto di vista. E se avessi continuato all’Arsenal sarei migliorato. In ogni caso non era un ostacolo”.

Rapporto con i calciatori?

 “Ho lavorato per un anno e mezzo con Mesut e ho cercato di aiutarlo, supportarlo. Adesso non so quali siano i problemi con la squadra o con i giocatori. In ogni caso vorrei ringraziare i tifosi. Mi hanno sostenuto sempre, anche se il secondo anno è stato più difficile ma capisco perfettamente la situazione. Il mio messaggio, per loro, è un enorme grazie”.

Emery (Getty)
Emery (Getty)