Un fiume in piena Ginaluigi Buffon al termine di Real Madrid-Juventus. Il capitano bianconero - espulso per proteste - ha inveito senza mezze misure all'indirizzo del direttore di gara per il rigore decisivo assegnato agli spagnoli negli ultimi istanti dei tempi regolamentari. Queste le dichiarazioni ai microfoni di Premium Sport: "Rigore? Era sicuramente una azione dubbia, ed una azione dubbia al 93' dopo che all'andata non ci hanno dato un rigore. Non puoi infrangere il sogno di una squadra che ha messo tutto in campo per 90 minuti. L'arbitro si è reso protagonista, un essere umano non può fischiare un episodio stra-dubbio, dopo una gara del genere. Al posto del cuore hai un bidone dell'immondizia se dai un rigore del genere. Se un arbitro non ha la personalità giusta deve stare sugli spalti a mangiare patatine con la moglie. Non ha avuto coraggio e personalità per stare a quei livelli. Cosa ho detto all'arbitro? Doveva capire il disastro che stava facendo, se non hai la sensibilità giusta, se non ce la fai ad arbitrare certe partite stai sugli spalti a mangiare patatine ripeto. L'arbitro ha fatto la sua partita, ha fatto quello che doveva fare. Il problema è proprio quello. È stata una questione di sensibilità. Tu non sai che squadre si affrontano, che giocatori sono in campo. Non sai veramente un ca**o".

Buffon ha continuato: "La gara di ritorno? Il filo conduttore doveva essere questo, con i ragazzi siamo partiti che avevamo pochissime possibilità di farcela ma nella vita non si sa mai. Io posso contare su degli uomini che a livello morale sono capaci di qualsiasi impresa. E questo sogno che cullavamo era in cima in una scaletta ed uno step alla volta ci eravamo riusciti. Poi come detto il Real ha vinto, ha meritato, sono stati veramente bravi è un grande onore affrontarli, ma detto questo non si può non essere arrabbiati. Gara di andata? È venuto fuori un risultato che per una squadra normale non lasciava spazio ad una rimonta ma la verità è che siamo uomini di sport e sappiamo come si affrontano le partite del genere".