E' una delle serie più seguite al mondo, è arrivata alla sua 25esima stagione e nell'ultimo episodio uscito in America, lo scorso 30 marzo, ha provato a raccontare una possibile finale Mondiale a suo modo. I Simpson sono una delle realtà televisive più irriverenti della storia americana, e nel 16episodio dell'ultima stagione in corso, "You don't have to live like a referee", Homer, protagonista e rappresentazione dell'uomo medio made in USA, si è cimentato nel delicato ruolo dell'arbitro di calcio. O soccer, che dir si voglia.

Lodato per la sua integrità e onestà dalla figlia Lisa in un video che diventerà poi virale su Internet, il capofamiglia Simpson è infatti scelto dalla FIFA per arbitrare la finale dei Mondiali in Brasile, proprio per contrastare la dilagante corruzione che cerca di truccare le partite del torneo, critica neanche poi troppo velata a quelle che sono state le ombre che hanno caratterizzato gli ultimi tornei continentali.

Ma l'insidia è dietro l'angolo, e giunto in Brasile, nonostante sia lodato dalla stampa per la sua onestà e competenza, Homer è costretto a fare i conti con una realtà di gangster che prova a corromperlo. Ma non solo: perchè durante una partita della Spagna, un giocatore è pronto ad offrirgli un portafoglio pieno di banconote. Ma Homer non cede, e la sua risposta è un cartellino rosso. E le partite sono dipinte in tutte le loro sfaccettature, dal pubblico ai giocatori in campo: ed ovviamente non mancano le critiche neanche poi troppo velate.

Le prestazioni sorprendono, e l'arbitro simpsoniano arriva a dirigere la finale. Il pronostico di Matt Groening? 2-0 per la Germania, con i padroni di casa che provano a corrompere Homer che prima cede alle tentazioni, poi ritorna uomo tutto d'un pezzo. Vince la Germania, perde il Brasile corrotto. Una visione che difficilmente lascerà indifferenti pubblico e critica.
