Il comparto dello streaming legato all’esport e al gaming continua a registrare risultati da capogiro con un valore di mercato nel 2022 di oltre 2.3 miliardi di dollari. Protagonisti di questo successo sono senz’altro gli streamer e gli influencer che ogni giorno producono e pubblicano migliaia di contenuti capaci di ingaggiare communities sempre più ampie di appassionati.

Questo fenomeno non è sfuggito ai brand che intendono intercettare un target più giovane, spesso difficile da raggiungere tramite i canali tradizionali. Per rispondere a questa esigenza, 2WATCH lancia la sua Talent Factory
composta da talenti del mondo del gaming, dell’esports e della cultura pop capaci di raggiungere i propri fan attraverso le più importanti piattaforme social e di videostreaming come Instagram, TikTok, Twitch e YouTube.

2WATCH Talent Factory

La Factory oggi può contare sull’intero network di 2WATCH ed è in grado di coprire tutti i servizi dedicati al talent management: dalla valorizzazione dei i propri talenti tramite un percorso individuale di skills growth fino alla creazione di una rete di relazioni, connections ed opportunità con brand, agenzie, gruppi appartenenti ad ogni categoria merceologica dal food, all'automotive, alla musica e al fashion, alla creazione di contenuti personalizzati e alla consulenza per il recruiting di talent esterni.

L’agency è dotata di un gruppo eterogeneo di talenti, che si differenziano soprattutto sulla base dei videogames - e di conseguenza delle audience - con cui sono in contatto quotidianamente.

Ad oggi 2WATCH Talent Factory conta 15 talent in house, di cui una buona parte gamers al femminile: Andrea Piazzese alias Piazz, content creator di Fortnite e appassionato del mondo crypyo e nft; il duo gemelli VAPM, Alex ed Eros Rossi, streamer e tiktoker esperti di Fortnite; Tommaso Oppini alias Don Oppini, content creator su titoli calcistici come FIFA; Manuele Musumeci alias Manu Cdn, giovane streamer ma già affermato su TikTok come content creator per Fortnite; Davide Dessì alias Il Professore di FUT, docente di economia appassionato del mondo tech e gaming; Lorenzo Giannotta alias NoWeakFut, player, digital creator e streamer esperto di FIFA; Paola BHO alias Bunny Natasha, gamer girl a tutto tondo con la passione per il titolo FIFA; Federica Ebiwua alias Feforico, da poco in onda su Rai 2 con “Bella Ma”, giovane tiktoker che tratta temi di inclusione; Raffaele Bottone alias Il Solito Mute, content creator dalla voce radiofonica appassionato di gaming e tech; Max Proietti content creator e streamer su temi di attualità e psicologia; Anais Fabriani alias Mad Morona, girl gamer appassionata di Call of Duty; Samanta Polizzottto alias Sami_GBT, girl gamer amante degli sparatutto; Roberta Riccio alias Proxy, ex volto The Jackal, appassionata di just chatting legati a temi della sfera emotiva; Antonio Bauduin alias Tankeeh, intrattenitore nato con la passione per il varietà.

“Più che un agency, amo definirci un incubatore di talenti dove lo scopo è sensibilizzare e stimolare chi ne fa parte nei confronti di tematiche di spessore - afferma Viviana Cavaliere, Head of Talent & Partnership di 2WATCH - come il rispetto della diversità, la differenza di genere e l’inclusività. Mi auguro delle stelle sempre pronte a brillare su cui i brand e stakeholder del mondo del gaming e dell’intrattenimento live possono fare fermamente affidamento per le loro communication strategy".


MISSION


“La mission della 2WATCH Talent Factory - conclude Cavaliere - resta quella di formare ragazzi e ragazze interessati all’industria del gaming e dell’intrattenimento non solo dal punto di vista delle abilità tecniche ma anche sotto il profilo mentale ed etico, accompagnandoli nel percorso che li conduce, in molti casi, alla costruzione di una solida carriera offrendo ai brand ed altri player del settore l’enorme opportunità di catturare una fetta di pubblico di difficile penetrazione e ad oggi ancora molto sfuggente”.

La 2WATCH Talent Factory continua a ricercare talenti nel mondo gaming (se ti interessa saperne di più clicca qui) con un focus particolare in ambito inclusivity e pop culture per rispondere sempre più alle esigenze del mercato che vede nel casual gaming la strada da percorrere per arrivare ad un’audience più ampia composta da appassionati del gaming e dell’esport.