Fabrizio Tencone, direttore di Isokinetic Torino ed in passato responsabile dell’intero settore medico della Juventus, ha parlato dell'infortunio di Pogba nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport.
Intervista a Tencone sull'infortunio di Pogba
Professor Tencone, cosa succederà ora?
«Nelle prossime cinque settimane il giocatore riprenderà progressivamente gli allenamenti. Non ci sono delle cure particolari. Quel menisco è rotto e nessuna cura del mondo lo riaggiusterà. Rimarrà rotto. Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non “incastri il inocchio” e non lo “mandi in blocco”. Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi. E quindi riprendere progressivamente gli allenamenti».
Cosa vuol dire che il ginocchio “va in blocco”?
«Vuol dire che il ginocchio è bloccato dentro perché il pezzettino rotto si incastra nell’articolazione: il giocatore sente di non riuscire a distendere o piegare il ginocchio fino in fondo. Lo sente bloccato, appunto».Pogba avrà problemi?
Cosa può creare questo tipo di criticità?
«Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, il problema è saltarci sopra con la rotazione. Poi, per carità, non è che capiti nulla di grave: verrebbe operato in quel momento lì. Però vuol dire ricominciare da capo tutto il discorso».
Una volta passate le 5 settimane servono accortezze particolari?
«No, a quel punto no. Altrimenti non avrebbe senso... Dopo le cinque settimane Pogba può allenarsi regolarmente»Infortunio Pogba: cosa c'è da sapere
C’è il rischio che si riproponga il fastidio?
«A quanto risulta, c’è un rischio del 50 e 50».
Invece con l’operazione?
«Con l’operazione si asporta il pezzettino rotto e non c’è più niente che si possa incastrare. Potrebbero esserci problemi solo con una nuova rottura, ma si tratta proprio di avere un altro infortunio».
Ma in sostanza quali sono i vantaggi di scegliere di non farsi operare?
«Mah, ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi certo fare operare un giocatore contro la sua volontà. Se Pogba l’avesse fatto immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni».
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