Il Milan primo in classifica ha deciso di affidarsi ad uno degli specialisti degli ultimi Scudetti bianconeri. Per far rifiatare i titolari, il Diavolo ha riportato in Italia l'attaccante croato ex Juventus Mario Mandžukic, arrivato a parametro zero dopo essersi svincolato lo scorso giugno dal Al-Duhail, squadra militante nel massimo campionato del Qatar. 

Chi è Mario Mandžukic

Per chi si è avvicinato al calcio negli ultimi dieci anni è impossibile non conoscere il nome del gigante croato. Nato a Slavonski Brod il 21 maggio del 1986, inizia ad accarezzare il mondo del calcio già a sei anni con il piccolo club del TSF Ditzingen, per poi passare al Marsonia, dove resta fino al 2005 con l'eccezione della stagione 2003-2004 dove indossa i colori casalinghi dello Željeznicar Slavonski Brod. 

A far terminare la sua avventura al Marsonia è la chiamata del Nogometni Klub Zagreb, meglio noto come NK Zagabria, che lo nota e decide di portarlo nel calcio dei professionisti, facendolo esordire in prima squadra il 29 luglio 2006, trovando anche il gol che sblocca il punteggio nella sfida vinta contro l' NK Kamen Ingrad Velika. Da quel momento la carriera di Mandžukic inizia la sua ascesa verso il grande calcio europeo e mondiale. 

Nell'estate del 2007 la Dinamo Zagabria versa un milione e mezzo di Euro nelle casse dei concittadini per assicurarsi le prestazioni dell'allora ventunenne Mandžukic. Dopo la Dinamo arriva il suo trasferimento all'estero, primo viaggio di una lunga carriera che lo porterà a toccare diversi paesi. A strappare Mandžukic dalla tanto amata Croazia è il Wolfsburg che vede in lui un investimento importante per continuare la scalata verso i vertici del calcio tedesco. L'investimento di circa 7 milioni di Euro viene ampiamente ripagato sul campo e, soprattutto, anche in ambito economico visto che solamente due stagioni dopo il Bayern Monaco ne versa 13 per privare i rivali di un elemento tanto prezioso. 

A Monaco di Baviera le cose vanno bene nella prima stagione, quando riesce a strappare il posto da titolare a Mario Gomez, ma nella sua seconda annata con i bavaresi le cose cambiano anche per l'avvento di Pep Guardiola in panchina. I due vedono il calcio in maniera diametralmente opposta e nel finale di stagione Mandžukic arriva addirittura ad accusare il tecnico spagnolo di averlo relegato in panchina per favorire Lewandoski, che da lì a poco sarebbe passato proprio al Bayern, per la vittoria del titolo di capocannoniere. 

Ad approfittare della rottura tra Mandžukic e l'ambiente del Bayern è l'Atletico Madrid che si aggiudica il cartellino dell'attaccante per 22 milioni di Euro. Al suo arrivo nella capitale spagnola le premesse per fare bene sembrano esserci tutte, invece anche con i rojoblancos le cose non vanno come ci si aspettava, tanto che la sua avventura in terra iberica dura solamente una stagione. 

A credere nel suo rilancio è la Juventus guidata da Massimiliano Allegri. I primi mesi in bianconero non sono sfavillanti, ma l'intuizione del tecnico di spostare Mandžukic più sull'esterno del campo risolleva e ribalta tutto. Nel giro di pochissimo il croato diventa uno dei punti fermi della Vecchia Signora ed anche un idolo del pubblico grazie alla sua combattività ed alla sua generosità sul terreno di gioco. Anche questa volta però il cambio di allenatore è "fatale" per l'attaccante croato. La fine del ciclo di Allegri a l'avvento di Maurizio Sarri sulla panchina bianconera fanno sì che Mandžukic venga relegato ai margini del progetto juventino, così che nel gennaio 2020 il croato viene liberato a parametro zero per accasarsi al Al-Duhail. 

Negli Emirati Arabi Mr. No Good però non sembra trovarsi a suo agio e solamente sei mesi dopo rescinde il contratto per poi legarsi, qualche giorno fa, ai rossoneri del Milan con un contratto semestrale e l'opzione di rinnovo per un altro anno. 

Il ruolo di Mario Mandžukic

Nella sua lunga carriera il croato ha calcato diverse zolle del campo. Nato centrocampista arriva tra i professionisti già spostato stabilmente nel ruolo di centravanti per sfruttare soprattutto le sue qualità nel gioco aereo ed un discreto fiuto del gol. La sua grande generosità gli ha permesso di disimpegnarsi con discreto successo anche nel ruolo di esterno offensivo, denotando per altro una grande abnegazione che lo porta spesso a ripiegare per aiutare la propria squadra nella fase di non possesso. 
Nel Milan di Pioli Mandžukic tornerà però stabilmente ad indossare i panni del centravanti per far rifiatare, quando possibile, un altro animale da area di rigore come Zlatan Ibrahimovic. Fulgido esempio di questa situazione è la scelta del numero di maglia, la numero 9, ritenuta ormai stregata da tutti in ambito rossonero fin dall'addio di Filippo Inzaghi.

Il momento dell'esordio di Mandžukic con la maglia del Milan (Getty Images)
Il momento dell'esordio di Mandžukic con la maglia del Milan (Getty Images)

Perché comprare Mario Mandžukic al Fantacalcio

Per i fantAllenatori che sono già in possesso di Zlatan Ibrahimovic la scelta di rimpolpare il proprio reparto avanzato con Mandžukic è quasi scontata. I due si alterneranno nel centro dell'attacco rossonero ed averli in coppia vuol dire avere la certezza pressoché matematica di ritrovarsi sempre disponibile un attaccante titolare dell'attuale squadra capolista. 

Tuttavia non è da scartare l'ipotesi di acquistare Mandzukic anche se non si è deciso di puntare su Ibra nella scorsa estate. Lo svedese ha già palesato diversi problemi fisici, soprattutto muscolari, e non ci stupiremmo dunque se l'ex Bayern dovesse avere un minutaggio piuttosto alto da qui al termine della stagione. Ovviamente senza Ibra non potremmo considerare Mandžukic come uno dei top attaccanti su cui puntare, ma lo slot di quarto-quinto attaccante potrebbe fare proprio al suo caso.

Perché non comprare Mario Mandžukic al Fantacalcio

Partiamo con il ribadire il concetto che il nuovo numero 9 del Milan non è da considerarsi un titolarissimo della formazione di Pioli e già questo ne fa scendere sensibilmente l'appetibilità in un mercato di riparazione, dove spesso è importante rinforzare la rosa con dei giocatori che avranno un indice di titolarità molto più elevato. 

A questo va poi aggiunto che negli ultimi anni alla Juventus e nella sua esperienza in Qatar il feeling di Mandžukic con il bonus sembra essersi un po' raffreddato, quello che invece non sembra volersi raffreddare è il temperamento del croato la cui aggressività lo porta spesso ad essere vittima di malus.

Sommando questi fattori si torna al concetto di acquisto non da prima fascia per le squadre che non hanno già a disposizione Zlatan Ibrahimovic nel proprio roster.

Mario Mandžukic, le statistiche

La lunga militanza del croato tra le fila della Juventus ci permettono di fare un quadro piuttosto chiaro del suo rendimento al Fantacalcio. Nelle sue quattro stagioni e mezzo all'ombra della Mole, Mandžukic ha raggiunto la doppia cifra in termini di reti solamente il nell'annata 2015-16, quando in 27 presenze è riuscito a mettere insieme 10 gol complessivi. Tuttavia fantacalcisticamente parlando la migliore stagione di Mandžukic alla Juventus è stata l'ultima sotto la guida di Allegri: in 25 presenze le reti realizzate sono state "solamente" 9, ma la fantamedia finale è stata del 7.6, diversi decimi più alta rispetto a quella della stagione d'esordio.

Complessivamente Mandžukic ha accumulato 118 presenze nel nostro massimo campionato, totalizzando 31 reti, non un bottino da far brillare gli occhi ma che comunque ha una certa rilevanza al fantacalcio. 

A far da contraltare ai bonus però ci sono i tanti, troppi, malus: 17 le ammonizioni ricevute con un doppio cartellino giallo nella stagione 2017/18.

La fantascheda di Mario Mandžukic

Valore assoluto del calciatore: 4/5

Valore fantacalcistico dell'acquisto: 3/5

Continuità: 3/5

Potenziale titolarità: 2/5

Resistenza agli infortuni: 4/5

Tendenza al bonus in proporzione al ruolo: 2/5