di Lucio Napolitano

33 anni appena compiuti, un ruolo da leader anche in Nazionale (dove nonostante età e concorrenza resta sempre un punto di riferimento), e il posto, sembrerebbe, definitivamente perso al Chelsea. Stiamo parlando di Oliver Giroud, che mai come quest'anno ha iniziato male la sua stagione a Londra. 

Lampard sembra ormai aver scelto un Tammy Abraham in rampa di lancio, e al centravanti Campione del Mondo in carica concede ormai solo degli spezzoni di gara: 100 minuti totali nelle prime tre di Premier, poi tanta panchina e, nell'ultimo mese, è stato addirittura non convocato (anche per via di un virus). Lampard continua, almeno a parole, a tenerlo "a bada" - "Avrà le sue possibilità, avremo bisogno di lui per tutta la stagione", ha detto il tecnico dei blues - , ma nei fatti l'ha relegato a terza scelta, dietro anche a Batshuayi.

Insomma, con il contratto in scadenza a giugno 2020, Giroud è un'occasione da non farsi scappare. Uomo d'area e di manovra, esperto come pochi ad alti livelli, è stato messo nel mirino da Marotta, che ormai con gli affari in Premier ha stabilito una certa confidenza.

A muovere il suo cartellino verso Milano, inoltre, ci sono anche l'imminente trasferimento inverso di Mandzukic direzione United (il croato era il numero uno sulla lista dell'AD nerazzurro) e le parole di un paio di giorni fa del diretto interessato, che ha sbottato: "Non accetto questa situazione. Non bisogna essere fatalisti. Sono sempre stato rispettoso e umile: anche se non sono d'accordo con l'allenatore, non lo critico. Ma dentro di me, non lo accetto perché so quanto valgo".

Lo stesso Deschamps ha lasciato intuire che se dovesse continuare a non giocare nel suo club, potrebbe rischiare anche il posto in ottica Euro 2020.

Un torneo che Giroud vuole vivere ancora da protagonista e da titolare dei galletti, e senza perdere di competitività accettando la MLS o il Qatar. Resta da capire quella che sarà la valutazione del suo cartellino da parte del Chelsea, che parte da una richiesta altina (10 milioni) e quelle che saranno le pretese del diretto interessato, che oggi guadagna quasi 6 milioni di sterline a stagione. L'Inter, ovviamente, potrebbe puntare a spalmarlo lungo un triennale o, meglio ancora, un biennale con opzione di rinnovo. E, contestualmente, lavorare ai fianchi del club, che rischia di perderlo a zero tra pochi mesi.