Un inizio decisamente in salita attende la Roma che si appresta ad iniziare il proprio campionato: domenica alle 18 la trasferta di Bergamo contro un’Atalanta già segnalata in ottima forma, poi sabato 26 alle 20:45 toccherà ospitare all’Olimpico l’Inter dell’ex Luciano Spalletti prima della sosta. Ci si chiede allora se i giallorossi arrivino preparati ai primi due impegni ufficiali della stagione dopo il cambio di allenatore e un mercato che non ha ancora entusiasmato.
La squadra di Di Francesco, sempre schierata con un 4-3-3, è reduce da una doppia sconfitta in terra spagnola: la prima, il 10 agosto, per 2-1 contro il Siviglia; la seconda, il 13 agosto, con largo uso delle seconde linee, per 4-1 contro il Celta Vigo. Tra le indicazioni più significative che sono arrivate dalle due debacle ci sono le difficoltà di Fazio e Bruno Peres nella linea difensiva a quattro: per farla breve il primo troppo lento, il secondo incapace di difendere.
Ma Monchi non è riuscito nemmeno a regalare al suo allenatore il giocatore che dovrebbe far volare il 4-3-3 tanto caro al proprio mister: l’esterno alto a destra, il sostituto di Salah autore lo scorso anno di 15 gol e 10 assist, non è arrivato. Inutili i tentativi di prendere Mahrez, con il Leicester che non si è lasciato convincere. Una pesante voragine nella rosa giallorossa che si trova senza un vero partner di Dzeko, senza un giocatore assolutamente decisivo in zona gol.
Curioso che, lo scorso anno, fu proprio l’assenza di Salah, prima bloccato da un infortunio, poi per la partecipazione alla Coppa d’Africa, a dare l’assist a Spalletti per mettere da parte lo “storico” 4-2-3-1 per schierarsi con una difesa a tre che rese impenetrabili e letali i giallorossi per un bel periodo. Con tutta probabilità non farà lo stesso il dogmatico Di Francesco, anche se la rosa in questo momento a disposizione dell’ex Sassuolo sembra non lasciare vere alternative per essere competitivi.
