La sessione estiva di mercato è ormai alle spalle ed è tempo di tirare le somme, soltanto che per questa volta non si vuole giudicare la bontà delle operazioni in entrata e in uscita, quanto invece le "bufale" propinate nei mesi scorsi a uso e consumo dei tifosi.
Una breve classifica delle illusioni estive, reclamizzate e poi rivelatesi bolle di sapone, un elenco di giocatori che secondo alcuni erano a un passo dalla società nerazzurra, quando invece il nerazzurro non l'hanno neanche sfiorato. Cinque nomi, giusto per ricordare che ogni tanto sarebbe bene documentarsi prima di sparare scoop sulle prime pagine, e non vice versa.
BUFALA #5: Marquinho. L'esterno della Roma sembrava a un passo, addirittura dopo che l'agente aveva categoricamente smentito una sua partenza qualcuno lo considerava ancora più vicino. C'è anche chi si è inventato misteriose possibilità di impiego sulla destra, per un esterno che più mancino non si può. Scambiato.
BUFALA #4: Van der Wiel. Ma quale Wallace, il brasiliano era solo uno specchietto per le allodole: il vero obiettivo era l'olandese del PSG, stanco di non trovare spazio nella corazzata francese e pronto a trasferirsi a Milano da un momento all'altro. Praticamente già preso. Il fatto che il procuratore sia Mino Raiola? Quisquilie, anzi una buona occasione per riallacciare i rapporti con il potente agente, evidentemente perduta. Snobbato.
BUFALA #3: Nainggolan. Per il buon Radja addirittura si vociferava di incontri segreti tra Branca e Cellino, di una Roma agguerrita ma battuta per via delle vecchie ruggini con il presidente del Cagliari. Primo colpo di Thohir, lui che è di origini indonesiane e avrebbe rappresentato non soltanto un gioiello a centrocampo ma anche un'importante mossa di marketing. L'ultimo giorno stava per finire alla Juve. Daltonico.
BUFALA #2: Osvaldo. L'attaccante giallorosso per un lungo periodo ha rifiutato tutte le destinazioni che la dirigenza della Roma gli ha proposto. Motivo? Ovviamente aspettava l'Inter. D'altronde perché una squadra che aveva già speso gran parte del suo esiguo budget per Icardi e Belfodil, si sarebbe dovuta privare della possibilità di portare Osvaldo a Milano? Come? Perché c'erano anche Milito e Palacio? Nessun problema. Peccato, il Southampton la pensava diversamente. Intasato.
BUFALA #1: Eto'o. Non poteva che essere lui, lo Zar delle bufale estive. Il grande ritorno, sbandierato ai quattro venti dai giornali di tutta Italia, pronto a ridursi lo stipendio pur di tornare nell'amata Milano. E poi, l'ultimo regalo di Moratti ai tifosi e a se stesso prima di lasciare la presidenza, uno dei simboli del Triplete che torna per rendere grande l'Inter. Contatti già avviati, colloqui con l'agente, il giro in bici a Milano, con una due-ruote che - non poteva essere altrimenti - palesa i colori della Beneamata. Risultato? Bye bye, approda dal mentore Mourinho senza essere mai stato vicino all'Inter. Spaccacuori.
Avremmo potuto anche infierire, parlare dei pensieri su Lavezzi o del tormentone Nocerino, scambiato prima con Ranocchia, poi con Kuzmanovic, poi - pare - addirittura con due Pulcini e quattro Giovanissimi. Ma ci fermiamo qui, con le cinque perle di un mercato estivo che è sembrato, a volte, un po' troppo fantasioso.
Cesare Bogazzi