Il 17 settembre si è riunito il Consiglio d’Amministrazione (CdA) della Juventus per approvare il bilancio societario della stagione 2020/21.

 

Il bilancio annuale è senza dubbio il documento finanziario più interessante dal nostro punto di vista per capire di quanto le stime ipotizzate nei precedenti articoli sull’argomento si siano avvicinate ai dati reali, quali sono gli eventi che hanno causato eventuali variazioni e quali sono le prospettive future della società. Ci fornisce quindi, attraverso dati “veri” e completi, l’opportunità non solo di analizzare il reale andamento del bilancio 2020/21, ma anche di affinare in maniera importante le stime sul bilancio 2021/22.

L'IMPATTO DEL COVID-19 

Come nella passata stagione, anche il bilancio 2020/21 è stato fortemente condizionato dalla pandemia. Nel bilancio ufficiale viene infatti sottolineato in più occasioni non solo che gli introiti si sono fortemente ridotti per questo motivo, ma anche che rimane molto complicato effettuare previsioni per il prossimo futuro non potendo prevedere l'andamento della pandemia anche se la situazione attuale secondo la società lascia pensare che si possa arrivare ad una normalizzazione (ovvero a una riapertura completa degli stadi) entro l'inizio del 2022. 

L'importante disavanzo fatto registrare nel 2020/21 (-209 milioni) dipende non solo dalla contrazione dei ricavi da stadio, ma anche e forse soprattutto dalla contrazione del sistema calcio nella sua globalità che ha impedito al club di realizzare plusvalenze simili a quelle incassate negli anni precedenti. Plusvalenze che, si legge nel bilancio, sono ormai "una componente rilevante per mitigare il rischio sportivo del modello di business e mantenere la competitività europea" visti i maggiori introiti incassati dai club di Premier League. Per questo motivo la Juventus ha "bruciato" in questa stagione quasi totalmente l'aumento di capitale effettuato per rafforzare la società subito prima della pandemia e ne ha deliberato un altro da 400 milioni che mette in sicurezza i conti in quanto aiuterà compensare le perdite attese nell'immediato futuro che, a meno di grosse plusvalenze entro il 30 giugno, saranno ancora rilevanti per il 2021/22 anche se inferiori a quanto fatto registrare quest'anno. 

Partiamo dal bilancio ufficiale 2020/21, analizzando nel conto economico della società le differenze fra i dati reali e quelli stimati, in modo da capirne le motivazioni e trarre le opportune conclusioni riprendendo quanto scritto all’indomani del CdA QUI

BILANCIO UFFICIALE 2020/21

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Andiamo a dare qualche spiegazione in più rispetto alle discrepanze segnalate nello scorso articolo fra i valori reali e quelli stimati.

Ricavi pubblicità: Variazione (+7 milioni) dovuta a nuovi contratti di sponsorizzazione sottoscritti nel secondo semestre e ad aumenti di corrispettivo per contratti già in essere. Una buona notizia in un bilancio così negativo è che questo tipo di ricavi siano continuati a crescere nonostante la difficile situazione mondiale. 

Proventi gestione calciatori: Variazione (+6,3 milioni), si conferma l'ipotesi di maggiori bonus incassati dalle cessioni di giocatori nelle precedenti stagioni sportive. 

Personale Tesserato: Variazione (+39,2 milioni). Dal bilancio 2020/21 risulta che le retribuzioni fisse siano leggermente scese in questa stagione (220 milioni contro i 222 dell'anno scorso) e siano invece cresciuti molto i premi variabili nonostante la mancata conquista dello Scudetto (41 milioni contro 25). La particolare annata nella quale avrebbero dovuto essere inseriti qui anche parte dei compensi della stagione 2019/20 lascia aperto il campo all'ipotesi che siano stati considerati come premi variabili per il 2021/22 parte degli emolumenti fissi non riconosciuti causa pandemia nel 2019/20 oppure che i giocatori abbiano rinunciato a un quantitativo maggiore dello stipendio 2019/20 rispetto a quanto emerso dai giornali. Il totale del monte ingaggi è comunque inferiore a quanto ipotizzato e questa è sicuramente una buona notizia per il futuro del club

Altro Personale: Variazione (+4,4 milioni) in parte dovuta a minori bonus e in parte a una diminuzione di queste spese nel secondo semestre. 

Ammortamento Calciatori: Variazione (-36,3 milioni). Questa era l'altra voce notevolmente lontana dalle previsioni. Nel bilancio si trova la spiegazione a questa discrepanza. Le svalutazioni di Romero e Cristiano Ronaldo, computate in questo bilancio per evitare minusvalenze nel 2021/22 ammontano a circa 20 milioni, il resto dipende dalla decisione di contabilizzare in questa voce e non negli "Oneri calciatori" il prestito biennale di Chiesa (pari a circa 6 milioni a stagione) e dall'aumento dei costi di alcuni giocatori acquistati nelle passate stagioni a seguito di bonus scattati e inseriti nel monte ammortamenti. Fra questi da segnalare 4,5 milioni di aumento del costo totale di Arthur, 4 di Cotter, 3,2 di Romero, 3 di Bentancur, 2,4 di Szczesny, 1,6 di McKennie e 1,4 di Pellegrini e Perin

Accantonamenti: Variazione (-4,5 milioni) per la contabilizzazione in questo bilancio degli stipendi da riconoscere nel corso di questa stagione a Pirlo e al suo staff.

STIMA DI BILANCIO 2021/22 – IPOTESI MENO FAVOREVOLE

Passiamo ora ad analizzare le variazioni, rispetto alle precedenti stime sul bilancio 2021/22. Trovate maggiori informazioni su come sono costruite queste stime negli articoli precedenti sull’argomento (recuperabili tutti, in ordine di tempo decrescente, QUI), mi limito qui a ricordare che i numeri in tabella rappresentano lo scenario che prevede la vittoria dello scudetto, l'eliminazione agli ottavi di Coppa Italia e l’uscita dalla Champions League senza fare più un punto nella fase a gironi con il contemporaneo raggiungimento della finale da parte di due squadre italiane e della semifinale da parte di una terza. Questo perché è l’ipotesi meno favorevole per il bilancio 2021/22:  uscire dalla Champions League senza fare più un punto vuol dire non incassare più soldi per la voce “Diritti TV” rispetto a quelli già sicuri, e già inseriti in tabella, e giocare meno partite in Europa con conseguenti minori incassi da stadio. Per ogni voce verrà data opportuna spiegazione delle variazioni rispetto alle ipotesi fatte il 2 luglio.

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Ricavi da gare: Variazione (-10,4 milioni) dovuta alle stime delle probabili perdite causate dalla mancata apertura degli stadi al 100% della capienza nella prima fase della stagione. 

Diritti TV: Variazione (+5,5 milioni) dovuta ai premi incassati per le due vittorie nelle prime due partite di Champions League (+5,6 milioni) e da un ricalcolo sulla stima precedente (-0,1 milioni). 

Ricavi Pubblicità: Variazione (+7 milioni) ipotizzata basandosi sul bilancio 2020/21.

Proventi gestione calciatori: Variazione (+2,3 milioni) dovuta all'incasso del prestito di Demiral (+3 milioni), parzialmente compensato da minori plusvalenze rispetto alle precedenti stime realizzate per la cessione di giovani calciatori. 

Altri ricavi: Variazione (+1,4 milioni) dovuti ai ricavi non precedentemente stimati del J Hotel, 1,4 milioni nel 2020/21, che si ipotizza vengano replicati anche nella prossima stagione. In caso di normalizzazione della situazione post-pandemia questi ricavi potrebbero ulteriormente crescere. 

Personale Tesserato: Variazione (+101,8 milioni) dovuta a un ricalcolo totale di questa voce basandosi sui dati del bilancio 2020/21. La differenza fra il valore reale del 2020/21 e quello stimato nel 2021/22 è dovuta alla riduzione del monte ingaggi a seguito della campagna acquisti estiva (40 milioni) e dall'ipotesi di minori incentivi all'esodo e compensi a calciatori trasferiti (23 milioni). Il resto della differenza fra la precedente stima e il valore odierno è dovuto al monte ingaggi inferiore nel 2020/21 rispetto a quanto inizialmente stimato, divario che si suppone venga confermato anche nel 2021/22. 

Altro personale: Variazione (+4,4 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce basandosi sui dati del bilancio 2020/21. 

Oneri Calciatori: Variazione (+1,8 milioni) dovuta a un aumento degli oneri relativi ad alcuni giocatori sotto contratto rispetto a quanto riportato nella semestrale. La cifra totale comprende il costo del prestito di Morata (10 milioni, mentre quello di Kean dovrebbe essere computato negli ammortamenti come quello di Chiesa) e i seguenti compensi da riconoscere agli agenti FIFA di alcuni giocatori già sotto contratto: Ramsey (2,8 milioni), Szczesny (2,3 milioni), Alex Sandro (1,7 milioni), Dybala (0,8 milioni), McKennie (0,8 milioni), Bernardeschi (0,6 milioni), Chiesa (0,6 milioni), Bonucci (0,5 milioni), Cuadrado (0,5 milioni), Romero (0,4 milioni), Perin (0,4 milioni), Bentancur (0,3 milioni), Pellegrini (0,3 milioni), Kulusevski (0,3 milioni), Rugani (0,3 milioni) e altri giocatori con oneri minori. 

Ammortamenti Calciatori: Variazione (+2,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questa voce alla luce del bilancio 2020/21, con i notevoli aumenti di alcuni ammortamenti a seguito dei bonus su vecchi acquisti precedentemente citati e all'impatto della campagna acquisti estiva che ha invece migliorato questo valore principalmente per l'uscita di Cristiano Ronaldo (29 milioni). 

Proventi finanziari: Variazione (+0,2 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2020/21.

Oneri finanziari: Variazione (+0,5 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2020/21.

Quota Joint Venture: Variazione (-0,3 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2020/21.

Imposte correnti: Variazione (-0,2 milioni) per i cambiamenti nelle stime e il ricalcolo di questa voce alla luce del bilancio 2020/21.

Imposte differite e anticipate: Variazione (+1,2 milioni) dovuta a un ricalcolo di questo valore alla luce del bilancio 2020/21.

Queste variazioni nelle stime portano a un miglioramento di 116,9 milioni della stima di bilancio precedente, calcolata nella peggiore delle ipotesi come descritte in precedenza, che passa da -266,3 a - 149,4 milioni. Nel documento ufficiale relativo al bilancio la società ipotizza un bilancio in passivo per il 2021/22. 

Per quanto riguarda i vincoli del Fair Play Finanziario, ricordo che al momento il FFP è sospeso in attesa del nuovo regolamento che dovrebbe prendere il via dalla prossima stagione e quindi ogni discorso in merito al momento non ha ragione di essere fatto. 

POSSIBILE EVOLUZIONE DELLA STAGIONE

A livello economico nemmeno questa sarà una stagione semplice per la Juventus, chiamata a ridare valore a un parco giocatori svalutato dopo la non brillante annata passata nell'ottica di poter generare buone plusvalenze nel prossimo futuro e riportare in equilibrio i conti. Nel prossimo futuro sono quindi da escludere acquisti che comportino un costo troppo elevato nella somma fra stipendi e ammortamenti, verranno quindi privilegiati nella ricerca di giocatori di alto livello quelli che abbiano alternativamente o uno stipendio sostenibile (non superiore ai 5-6 milioni netti a stagione) o un costo del cartellino non eccessivo. Ciò vuol dire che per un calciatore che ricada nel primo caso si potrà prevedere una spesa anche consistente (60-70 milioni) mentre un giocatore con stipendio attorno ai 10 milioni potrebbe arrivare solo a parametro zero o con un esborso economico minimo. Questo scenario verosimilmente non muterà fino a un ritorno in pareggio del bilancio, che potrà essere raggiunto mantenendo una competitività a livello sportivo solo quando la società tornerà ad avere una rosa con giocatori capaci di valorizzarsi rispetto al costo d'acquisto (non a caso uno degli obiettivi indicati da Allegri a inizio stagione) che possano permettere di generare plusvalenze in grado di far scattare il circolo virtuoso che ha permesso fino a pochi anni fa di rafforzare la squadra nonostante alcune uscite "dolorose". In attesa di questo "riequilibrio", saranno sicuramente utilissimi i 400 milioni di aumento di capitale decisi nel corso del 2021 che permetteranno alla società di guadagnare tempo nel raggiungimento dell'obiettivo grazie al fieno in cascina utile per coprire le eventuali perdite di bilancio del prossimo futuro frutto dei deludenti mercati degli ultimi anni. 

Analizziamo ora di quanto potrebbe migliorare il conto economico della Juventus a fronte dei possibili maggiori ricavi incassabili nel corso dell'anno per recuperare l'ampio deficit di bilancio stimato fino a oggi. Ovviamente le ipotesi prevedono stadi pieni e quindi andranno riviste se le capienze dovessero essere ridotte ancora per un lungo periodo. 

In Champions League, tenendo conto dei premi previsti dall'Uefa per il passaggio del turno (9,5 milioni per l'approdo agli ottavi, 10,5 per i quarti, 12 per le semifinali, 15 per la finale e 4 per la vittoria), dei premi variabili da elargire ai giocatori e all'altro personale tesserato ipotizzati (-5,6 milioni per il passaggio ai quarti, -6,5 per le semifinali, -8,1 per la finale e -1,4 per la vittoria), degli incassi stimabili per le partite a eliminazione diretta (9,9 milioni totali), dei premi guadagnabili vincendo le restanti partite del girone (11,2 milioni) e degli eventuali ricavi extra incassabili dal market pool italiano (cifra variabile da 0 a 5,7 milioni in relazione ai turni superati dai bianconeri e da quelli passati dalle altre squadre italiane) è possibile stimare in circa 56,2 milioni il montepremi massimo che la Juventus può ancora conquistare in Champions League da aggiungere a quanto già inserito nelle stime.

Vincendo la Coppa Italia è possibile incassare ulteriori 4,4 milioni fra incassi da stadio stimabili (3,2 milioni), incassi da diritti tv (2,5 milioni) e premi da distribuire ai giocatori e altro personale tesserato (-1,3 milioni). Dati questi conti sul campo la Juventus può quindi conquistare una cifra massima di 60,6 milioni.

L'eventuale approdo di Pirlo e del suo staff in un'altra squadra prima del 30 giugno 2022 permetterebbe di risparmiare il loro stipendio, pari a circa 0,4 milioni lordi al mese. Il gap con il resto del passivo stimato (-149,4 milioni) se si volesse raggiungere il pareggio di bilancio andrebbe ottenuto con cessioni entro il 30 giugno. Potendo la Juve permettersi però un passivo anche rilevante per il 2021/22, sarà la società a decidere valutando le eventuali offerte pervenute se chiudere o meno una o più cessioni importanti che impattino già su questo bilancio. 

Al momento non ci sono particolari movimenti che lascino presagire grosse rivoluzioni sul mercato di gennaio.  Da monitorare le situazioni di Pellegrini e Ramsey, con quest'ultimo che però anche in caso di cessione non dovrebbe generare un guadagno considerevole a bilancio poiché, a causa del suo elevato stipendio, è ipotizzabile per lui una cessione in prestito se non una risoluzione anticipata del contratto. Per giugno invece va tenuta d'occhio la situazione di de Ligt che arriverà a due anni dalla scadenza del contratto e quindi in zona "rinnovo o possibile cessione". Il rinnovo di Dybala non dovrebbe incidere più di tanto sui conti societari se le cifre saranno quelle ipotizzate dai giornali (8 milioni netti più bonus contro i 7,3 netti attuali). Infine per quanto riguarda la suggestione Vlahovic, a differenza di quanto pensano in molti ritengo che il mancato rinnovo con la Fiorentina complichi le cose per un suo eventuale acquisto da parte della Juventus che sarebbe invece stata favorita da un rinnovo dell'attaccante della Fiorentina con una clausola accessibile. Trattare direttamente con Commisso, non certo in buoni rapporti con la Juventus, mette i bianconeri in ultima fila nel novero delle possibili pretendenti all'attaccante per un suo acquisto sia a giugno che ancor di più a gennaio, quando il presidente della Fiorentina non sarà ancora messo alle strette dalle tempistiche visto che Vlahovic ha il contratto in scadenza a giugno 2023. 

Il prossimo appuntamento con le stime e le previsioni sul bilancio della Juventus è per la fine di dicembre, quando analizzeremo le variazioni date dai risultati autunnali ottenuti sul campo alla vigilia dell’apertura del mercato invernale.