Venerdì 17 settembre si è riunito il Consiglio D’Amministrazione (CdA) della Juventus che ha approvato il progetto di bilancio annuale 2020/21. Nell’attesa di postare un’analisi più completa e dettagliata del bilancio annuale e sulle stime future nei prossimi giorni, quando sul sito ufficiale dei bianconeri verrà pubblicato il bilancio completo, si può comunque già dire qualcosa osservando i primi dati resi noti.

In sintesi la Juventus ha chiuso la stagione 2020/21 con un bilancio in perdita di 209,9 milioni, cifra record ma allo stesso tempo non inattesa visto che le nostre stime supponevano un deficit maggiore. Le motivazioni di un "buco" così elevato vanno ricercate nelle perdite dirette dovute al Covid-19, stimate in circa 70 milioni fra minori introiti da ricavi da gare e vendite di prodotti e licenze, alle quali vanno aggiunte le minori plusvalenze realizzate rispetto alla scorsa stagione (-129 milioni). Questi 200 milioni di mancati incassi rispetto a dodici mesi fa sono stati parzialmente compensati da maggiori introiti da diritti televisivi per via di parte di questi ricavi 2019/20 che sono stati pagati nel 2020/21 a causa del posticipo della fase finale del campionato. 

Diamo un’occhiata alle differenze fra il bilancio annuale approvato e le mie stime del 2 luglio (per consultare i vari riferimenti all’articolo precedente potete cliccare QUI).

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Come più volte specificato dall'inizio della pandemia, la volatile situazione dovuta agli effetti del Covid-19 complica non poco le stime di bilancio non potendo utilizzare l'andamento storico degli anni precedenti per ottimizzarle. Quindi diverse voci hanno avuto un risultato che si è discostato anche notevolmente da quanto pronosticato. In questa occasione ci limitiamo a segnalare le variazioni superiori a 1 milione di euro e a fare alcune ipotesi, mentre un'analisi più precisa potrà essere fatta nella prima metà del mese di ottobre a seguito della pubblicazione del bilancio completo. 

Diritti TV: Variazione (+10,3 milioni) a seguito di maggiori incassi del 2019/20 dilazionati sul bilancio 2020/21.

Ricavi pubblicità: Variazione (+7 milioni) da valutare dopo la pubblicazione del bilancio completo, probabilmente dovuta a nuovi contratti di sponsorizzazione sottoscritti nel secondo semestre. 

Ricavi vendita prodotti e licenze: Variazione (-2,4 milioni) dovuta a minori introiti nel secondo semestre rispetto a quanto previsto.

Proventi gestione calciatori: Variazione (+6,3 milioni) dovuta probabilmente a maggiori bonus incassati per giocatori ceduti nelle scorse stagioni o per plusvalenze realizzate con la cessione prima del 30 giugno di giocatori non appartenenti alla prima squadra.

Servizi Esterni: Variazione (-5,8 milioni) dovuta a costi maggiori nel secondo semestre rispetto a quanto previsto.

Personale Tesserato: Variazione (+39,2 milioni), è la voce che più si discosta dalle nostre previsioni e meriterà un approfondimento a seguito della pubblicazione del bilancio. Le ipotesi più probabili su questo risparmi nel monte ingaggi (298,1 di costo reale contro il 337,4 stimato) riguardano un impatto notevolmente minore degli stipendi ai quali i giocatori avevano rinunciato nel 2019/20 e che avrebbero dovuto impattare sul 2020/21 o un risparmio molto più ampio di quanto previsto a seguito dei minori bonus elargiti per la mancata conquista dello Scudetto. 

Altro Personale: Variazione (+4,4 milioni) anche questo forse da addebitare a minori bonus visti i risultati stagionali.

Ammortamento Calciatori: Variazione (-36,3 milioni), insieme alla voce relativa al personale tesserato questa è la voce con la variazione più elevata. In parte è facilmente spiegabile con lo spostamento in questo bilancio del valore di svalutazione residuo di Cristiano Ronaldo e Romero che, per evitare minusvalenze, avrebbe dovuto essere rispettivamente di 14 milioni per il portoghese e di 4,8 milioni per l'argentino. Da valutare se invece la Juventus abbia deciso di spostare l'intero ammontare degli ammortamenti residui di questi due giocatori nel 2020/21 in modo da segnare poi plusvalenza a bilancio nel 2021/22. Ma questo lo scopriremo solo leggendo il bilancio completo. Un'altra possibile motivazione di un aumento così consistente del monte ammortamenti potrebbe derivare da eventuali bonus qui inseriti relativi a giocatori acquistati nelle scorse campagne acquisti. 

Accantonamenti: Variazione (-4,5 milioni) da valutare alla pubblicazione del bilancio ufficiale. 

Imposte Correnti, Differite e Anticipate: Variazione (-4,2 milioni) a seguito di minori spese per questa voce rispetto a quanto previsto.

Il risultato finale quindi come detto è in passivo di 209,9 milioni, in calo rispetto alla previsione di luglio di 236,5 milioni in particolar modo per il peso minore del monte ingaggi a bilancio rispetto a quanto previsto.

Poiché il Fair Play Finanziario è stato temporaneamente sospeso fino all'approvazione di nuove regole che dovrebbero entrare in vigore dal 1 luglio 2022 per ora non ha più senso valutare il bilancio da questo punto di vista. 

Il Patrimonio Netto risulta in attivo di 28,4 milioni, in calo rispetto al +239,2 milioni della scorsa stagione. Di fatto in questa annata è stato bruciato l'intero aumento di capitale deliberato alla fine del 2019 che doveva servire a rafforzare ulteriormente la società dal punto di vista economico e finanziario e che invece è stato utilizzato per tappare le falle create da un anno e mezzo di pandemia. Per questo motivo la Juventus ha deciso di effettuare un nuovo aumento di capitale di 400 milioni di euro che servirà in parte per coprire le perdite della stagione in corso, attese ancora elevate, e in parte per riportare equilibrio nel bilancio a partire dalla stagione 2022/23 in vista di successivi investimenti. 

La buona notizia per i conti bianconeri è che la perdita nel conto economico 2020/21 non ha avuto ripercussioni sull'Indebitamento Netto che rimane abbastanza stabile rispetto all'anno precedente (389,2 milioni, 4 in più dell'anno scorso) grazie non solo agli aumenti di capitale che hanno garantito soldi in cassa con i quali coprire le perdite di bilancio, ma anche a una gestione finanziaria che ha permesso di ridurre l'eventuale deficit di questa voce (in particolare grazie alla cessione per 55 milioni di euro di alcuni crediti derivanti dalle precedenti campagne trasferimenti in modo da incassare subito buona parte dei soldi derivanti da rate che avrebbero dovuto essere incamerate in maniera più dilazionata nel tempo). 

Per l’analisi più approfondita dei vari punti, sviscerare le motivazioni alla base delle differenze fra le stime e la realtà e l’aggiornamento sulle stime del bilancio 2021/22 vi diamo come detto appuntamento al prossimo aggiornamento sull’argomento, che sarà online indicativamente nella prima metà del mese di ottobre a seguito della pubblicazione del bilancio completo.