Poco più di tre mesi fa. Il gol di McTominay a rompere la barriera della paura a favore di un suono di festa rincorso nella stagione più incredibile di sempre. Napoli-Cagliari a ridosso dei cento anni di storia azzurra è il precedente per eccellenza. Il debutto del Napoli campione in carica al Maradona rivede i sardi come ospiti d’onore di una partita che assume un significato romantico come pochi.
Nel 1990, sempre alla seconda giornata, sempre al debutto casalingo del Napoli campione d’Italia, gli isolani tirarono un brutto scherzo a Maradona e compagni espugnando l’allora San Paolo per 2-1. Una sconfitta che aprì presto un punto di crisi da cui i partenopei non seppero riprendersi più. Oggi quel precedente risuona inquietante, ma di certo resistibile con la convinzione che gli uomini di Conte hanno subito espresso nella prima di campionato.
Aspettando che la società chiuda definitivamente la trattativa per l’arrivo di Hojlund e col ritorno di Elmas, la formazione per la gara con i cagliaritani dovrebbe confermare l’impianto che ha battuto il Sassuolo. Il ballottaggio più probabile è tra Meret e Milinkovic, laddove tra i pali Conte potrebbe avviare un’alternanza per tenere sulla corda entrambi gli estremi difensori azzurri. Con Buongiorno possibile convocato, la linea difensiva dovrebbe essere confermata, mentre Anguissa e De Bruyne saranno gli interni della mediana di Conte. In attacco Lucca avrà nuovamente la sua occasione.
Il Cagliari è reduce dall’ottima prestazione interna con la Fiorentina. I sardi hanno mostrato un gioco efficace e intraprendente in una gara di carattere e foga agonistica. Zappa, Mina, Luperto e Obert formeranno la linea difensiva, mentre Luvumbo e Gaetano saranno in ballottaggio per un posto nella trequarti. Davanti Borrelli dovrebbe essere la scelta di mister Pisacane.
Tatticamente desta interesse il confronto tra due moduli duttili. Il 4-3-2-1 di Pisacane e il 4-1-4-1 di Conte si fronteggeranno in una sfida in cui sarà curioso vedere come si muoveranno le linee delle squadre e come si evolveranno gli schieramenti, anche rispetto, ovviamente, all’evolversi del risultato. Nella gara casalinga con i viola, il Cagliari non è apparso disposto a subire il gioco degli avversari. E ci sarà da capire se anche a Napoli i sardi sceglieranno un atteggiamento altrettanto disposto a rischiare qualcosa o, visto l’avversario, più prudente e compatto con un baricentro più basso.
In casa il Napoli ricomincia da dove aveva finito. E mai finale fu più felice e glorioso. Gli uomini di Conte sanno che un altro risultato positivo, sia pur in una fase ancora iniziale, farebbe da spinta bene augurante per confermare il ruolo di protagonista.