A Lecce riecheggia ancora l’urlo di gioia della punizione di Raspadori. Quel gol è entrato nella storia dei gol importanti per il Napoli. Una vittoria sofferta che consentì agli uomini di Conte di conservare il vantaggio poi portato fino in fondo nei confronti dell’Inter.
Il Napoli torna nel Salento di Antonio Conte. E lo fa con i sentimenti in disordine e le idee più chiare. Il successo sull’Inter ha restituito ai partenopei il primato in classifica (condiviso con la Roma). I tre gol rifilati ai nerazzurri hanno scacciato i fantasmi di una crisi che sembrava essersi generata più per paradossi interni che per le superiorità inflitte dagli avversari.
Tuttavia i nuovi entusiasmi si sono accompagnati a nuovi infortuni. Il rigore vincente di De Bruyne è costato una brusca interruzione alla stagione del belga, che adesso dovrà restare fermo per diverse settimane, di certo fino al nuovo anno. Conte perde un’altra pedina importantissima. Un ulteriore punto di scoramento che va a sommarsi a Lukaku, Lobotka, Meret. Senza contare i recuperati, ma non ancora impiegabili, Rrahmani e Hojlund, convocabili per la trasferta leccese, ma non ancora certi del loro impiego.
Anche le condizioni di David Neres non forniscono piene garanzie. Ecco che per la sfida coi pugliesi Conte potrebbe affidarsi dal primo minuto a Lang e Lucca, così come sulla sinistra Gutierrez dovrebbe far rifiatare Spinazzola e Beukema dovrebbe dare il cambio a Buongiorno al centro della difesa.
Di Francesco ha annunciato che opererà alcuni cambi rispetto alla sconfitta di Udine. Il Lecce è fuori dalla zona retrocessione, ma di poche lunghezze rispetto alle dirette inseguitrici. Per la partita col Napoli il 4-3-3 dei padroni di casa dovrebbe affidarsi a Gaspar e Tiago Gabriel al centro della difesa, mentre Ramadani andrebbe a operare in cabina di regia, dietro al tridente offensivo con Camarda al centro dell’attacco.
L’allenatore leccese si è detto pronto ad affrontare il Napoli senza eccessi difensivistici. Di Francesco vorrebbe giocarsi la partita a viso aperto, cercando di imporre un gioco che possa mettere in difficoltà la tenuta difensiva di un Napoli che è ancora in fase di recupero della sua stabilità.
La gara di Lecce per gli azzurri arriva dopo una settimana piena di tensioni. Prima la doppia sconfitta con Torino e PSV, poi il successo sull’Inter, la riconquista della testa della classifica, ma con gli ennesimi infortuni da affrontare.
Un Antonio Conte grintoso e polemico ha dato il là a una nuova scia di forzature emotive dirette a rinvigorire la tenuta psicologica di un Napoli che ha bisogno di ritrovare nuova continuità. La gara di Lecce assume così un’importanza per certi aspetti pari a quella giocata con l’Inter.