E' stata un'estate decisamente tormentata per il portiere Marco Sportiello dell'Atalanta, che è stato più volte sul punto di lasciare la Dea, con trattative ben avviate e che lo hanno portato ad un passo da club blasonati come il Napoli e la Fiorentina, ma alla fine non c'è stata la tanto attesa fumata bianca.
Le ultime due stagioni di serie A lo avevano visto protagonista di un eccellente rendimento in nerazzurro, parate di elevato spessore ed una innata abilità nel neutralizzare i calci di rigore, tanto che si era fatto anche il suo nome tra i tre portieri azzurri nella spedizione ad Euro 2016.
L'ex CT Antonio Conte lo aveva infatti selezionato per lo stage degli azzurri, prima della partecipazione al torneo in Francia e Sportiello si giocò la sua chance insieme agli affermati colleghi quali Buffon, Marchetti e Sirigu, a conferma del suo indubbio potenziale tecnico.
Qualcosa è cambiato però dalla chiusura del mercato ad oggi, infatti Sportiello ha avuto un avvio di stagione sottotono, quattro goal subiti alla prima giornata contro la Lazio, altri due nel match seguente contro la Sampdoria e così sono arrivate anche le frecciate di mister Gasperini, che lo ha accusato di avere la testa più sul mercato che sul rettangolo verde.
Le recenti settimane di campionato hanno fatto registrare la sua esclusione dall'undici titolare bergamasco, a vantaggio del nazionale albanese Berisha (schierato tra i pali sia contro il Palermo che con il Crotone), arrivato in prestito dalla Lazio e che ha guadagnato le preferenze del tecnico Gasperini nella gerarchia del ruolo di portiere.
La situazione è dunque mutata radicalmente nel giro di pochi mesi, Sportiello è passato dall'essere uomo mercato dell'Atalanta a ritrovarsi seduto in panchina, una metamorfosi che in pochi avrebbero potuto immaginare alla vigilia della nuova stagione di serie A targata 2016/2017.
Il dualismo creatosi con l'albanese Berisha è stimolante da una parte ma piuttosto scomodo dall'altra, certamente l'estremo difensore nerazzurro si giocherà le sue carte almeno fino alla fine di questo anno 2016, poi si dovranno valutare tutte le ipotesi possibili ed immaginabili per la sua professione.
L'auspicio è che nella prossima sessione di calciomercato a gennaio, il promettente portiere possa trovare una nuova destinazione dove potersi rilanciare e dimostrare tutto il suo indiscutibile valore, a volte è il cambiamento a portare dei risultati.
Ai posteri spetterà l'ardua sentenza su questa vicenda, non bisogna trascurare il fatto che si tratta di un patrimonio del calcio italiano, classe 1992 e con una carriera ancora lunga e da impreziosire.