Se ne è molto parlato in questi giorni e ora è ufficiale: dalla stagione 2018/19, quindi fra due anni, l'Uefa garantirà quattro posti nella fase a gironi della Champions League alle quattro nazioni meglio piazzate nel ranking Uefa. Come potete vedere QUI l'Italia è posizionata molto bene dato questo cambiamento, visto il quarto posto parziale e un vantaggio al momento abissale sulle principali inseguitrici Francia, Russia e Portogallo. A meno di tracolli inimagginabili, quindi, la Serie A tornerà a portare con regolarità quattro squadre alla fase a gironi e il tutto senza dover passare per gli indigesti playoff.
Nella giornata di oggi l'Uefa ha comunicato l'ufficialità del cambiamento sul suo sito, specificando altre novità già decise e promettendo di stilare un regolamento definitivo sulle modalità di qualificazione delle altre nazioni entro fine 2016 (anche perché sarà proprio il coefficiente per nazioni 2012/17 che si concluderà quest'anno a decidere la prima suddivisione). Vediamo in breve i cambiamenti più significativi già approvati per il trennio 2018/2021:
- La Champions League rimarrà a 32 squadre e l'Europa League a 48.
- Le prime quattro classificate dei primi quattro tornei nazionali (al momento Liga, Premier League, Bundesliga e Serie A) avranno un posto garantito (tranne in un caso che vedremo fra poco) nella fase a gironi di Champions League e quindi occuperanno la metà dei posti disponibili, 16 su 32.
- La vincente dell'Europa League avrà la garanzia di partire dalla fase a gruppi (non è così automatico nel regolamento valido fino al 2017/18, potendo in alcuni casi partire dai playoff), così come la vincente della Champions League.
- Il massimo di squadre iscrivibili per nazione rimane di cinque, quindi nel caso in cui una nazione vinca sia Champions League che Europa League con due squadre che si piazzano contemporaneamente fuori dalle prime quattro nei rispettivi campionati la quarta del campionato subirebbe una "retrocessione" in Europa League lasciando alle prime tre e alle due detentrici di coppa i cinque posti disponibili.
- Rimarranno i preliminari "dei campioni" e i preliminari "dei piazzati" in Champions League per garantire anche alle nazioni più deboli la possibilità di sognare un posto in Champions. Sebbene i dettagli su come cambierà la distribuzione dei posti verranno decisi entro fine anno e già ovvio ipotizzare che a lasciare spazio fisso nei gruppi ai club delle nazioni più potenti saranno o le seconde classificate di quinta e sesta nazione o più probabilmente alcune squadre delle nazioni un po' meno forti che fino a questo momento avevano garantito per la campione nazionale un posto nella fase a gironi (fino alla 12° nazione nel ranking) e che probabilmente ora saranno costrette a giocare i preliminari.
- Il coefficiente per nazioni rimane invariato, ma cambia il metodo di calcolo del coefficiente per club, dal quale verrà tolta (per le squadre che hanno già un coefficiente conquistato con i propri punteggi superiore al 20% del coefficiente per nazione, altrimenti chi ha un punteggio basso potrà continuare a usufruirne) la parte che ogni squadra ottiene per il solo fatto di appartenere a una nazione e che dipende dai risultati complessivi di quella nazione. Inoltre il coefficiente per club verrà calcolato con punti di bonus relativi alle coppe europee vinte (non solo la Champions, ma con le vittorie in Champions che conteranno di più).
- Cambierà la distribuzione del montepremi, con l'Uefa che prevede in ogni caso un importante aumento degli introiti totali da suddividere fra le squadre. In particolare, in attesa dei dettagli definitivi, a differenza di quanto capita fino a oggi verrà diminuita la quota relativa al Market Pool (che dipende dai contratti televisivi di ogni nazione) a favore di un aumento dei soldi dedicati ai premi in caso di approdo alla fase a gironi e di qualificazione ai turni successivi e alla scelta di destinare una percentuale del montepremi totale alle squadre in proporzione al loro coefficiente per club.
In conclusione sono ottime notizie per l'Italia che, se riuscirà a mantenere il grande vantaggio sulle inseguitrici, avendo la certezza di quattro squadre in Champions League vedrà la quantità di denaro disponibile per le nostre principali squadre aumentare notevolmente, situazione che se ben sfruttata potrebbe aiutare quel risanamento economico di cui molte squadre di club italiane anche di alto livello hanno bisogno.