Un’amichevole di primavera appena arrivata, in preparazione di un Campionato Europeo, secondo molti, da vivere da favorita. Un’amichevole come tante, a pochi mesi da quello che, nei desideri, doveva essere l’apice della propria storia calcistica nazionale. Ma per quella Nazionale, la Jugoslavia, non c’era più primavera da vivere. Tutto era compiuto, la guerra era alle porte, e quell’incontro con l’Olanda, il 25 marzo di 25 anni fa, fu l’ultima apparizione in assoluto della Jugoslavia nel calcio.
L’ultima gara ufficiale, come abbiamo degnamente ricordato, fu nel novembre del 1991, l’ultima delle gare valide per la qualificazione a quel campionato europeo che doveva essere quello della Jugoslavia, e che fu a sorpresa quello della Danimarca, brava a prendersi il posto su quel trono da favorita lasciato vacante dalla storia, e dalla guerra. Ironicamente, rimpiazzando proprio la Jugoslavia, dopo la squalifica. Ma l’ultima volta che i giocatori jugoslavi, vale a dire serbi, bosniaci, sloveni, montenegrini e macedoni (quelli croati avevano già smesso di giocarci dal 1991, dopo l'indipendenza), tutti insieme con la stessa maglia, fu quel 25 marzo del 1992, in quella gara, terminata 2-0 in favore degli olandesi.
Savicevic e compagni non solo non giocarono quell’Europeo, per la squalifica dell’Uefa, ma, ovviamente, non giocarono mai più insieme dopo quella sera.
Si è fatto spesso, l’ultima volta a novembre proprio per l’anniversario dell’ultima gara ufficiale, quel gioco accademico quanto nostalgico che risponde alla domanda: che squadra sarebbe, oggi, la Nazionale della Jugoslavia. Una formazione capace di racchiudere il meglio delle Nazionali Serba, Bosniaca, e via discorrendo?
Non val la pena enumerare nuovamente una rosa che farebbe impallidire molte delle cosiddette “nobili” del calcio europeo, una rosa spaventosa. Ma val sempre la pena, non senza una buona dose di struggimento, pensare all’impressionante formazione titolare di quella che sarebbe stata una corazzata, e oggi è un sogno che non c’è. Un sogno da 3-5-2, con Handanovic tra i pali, Kolarov Ivanovic e Subotic in difesa, Pjanic Milinkovic-Savic Modric Ljajic e Perisic a centrocampo, Dzeko e Mandzukic in attacco, con Kalinic e Jovetic in panchina, tanto per dirne una.
Rimpianto e celebrazione: 25 anni dopo, resta questo, assieme a un pizzico di fantasia irrisolta. La guerra fu capace di spazzare via, assieme a molte altre cose, una favola calcistica tutta da scrivere, e lasciata interrotta, in un’amichevole qualsiasi, il 25 marzo di 25 anni fa.