Il mondo del calcio è quasi sempre permeato da un alone opaco, quasi di mistero che avvolge tutto quello che accade negli spogliatoi delle squadre. A meno di soffiate da parte di qualcuno i media e quindi il grande pubblico ignora quali siano le reali dinamiche che si sviluppano tra i calciatori che condividono la stanza degli armadietti. A volte, però, succede che quando le strade di due ormai ex compagni di squadra si separano vengono fuori i cosiddetti altarini, con frecciatine che lasciano presagire un ambiente non propriamente sereno a differenza di quanto ci si poteva immaginare.

L'ultimo caso in ordine temporale di sassolino lanciato fuori dalla scarpa è quello che lega l'ormai ex juventino de Ligt al neo-capitano bianconero Leonardo Bonucci. Durante la sua presentazione al Bayern Monaco il difensore olandese non ha lesinato nel lanciare frecciatine verso il modo di giocare della Juventus e verso i risultati ottenuti dai bianconeri nelle ultime stagioni. Queste dichiarazioni sono andate a sommarsi a quelle rilasciate da de Ligt quando il suo cartellino era ancora di proprietà sabauda ma lui si trovava lontano dal capoluogo piemontese, come ad esempio nel ritiro della Nazionale Oranje.

Quanto affermato dal neo difensore dei bavaresi non è passato inosservato in casa Juventus, anzi. La replica è stata affidata alle parole di Leonado Bonucci, non esattamente l'ultimo dei magazzinieri, visto che ora il viterbese è stato promosso a capitano dei bianconeri dopo gli addii di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala. Il numero 19 juventino è sempre stato un giocatore che non si è mai risparmiato sui social, davanti alle telecamere o ai taccuini dei giornalisti sportivi, anzi in questo senso è sempre stato fin troppo proficuo, basti ricordare le sue uscite più colorite come quella, indimenticabile, relativa al voler "spostare gli equilibri" dopo il suo passaggio al Milan.

Nel calcio, così come nella vita in generale, le situazioni spinose andrebbero sempre risolte in famiglia, con una telefonata o altro tipo di chiarimento, farlo davanti alle telecamere, a mezzo stampa è sempre un po' spiacevole anche se, alla fine, si sta parlando di esseri umani che vivono ed esternano i loro sentimenti nei modi più disparati possibili. In questo tipo di situazioni i nostri saggi parlerebbero di "panni sporchi che si lavano in famiglia", per cui in questo caso la ragione non può essere da nessuna delle due parti. Per cui le uscite di de Ligt sono state decisamente poco eleganti, soprattutto quando era ancora sotto contratto con la Juventus, i bianconeri hanno permesso all'olandese di poter crescere sotto ogni punto di vista sia sportivo che umano. Allo stesso modo Bonucci avrebbe potuto esercitarsi nel dare risposte "più politiche" alle dichiarazioni dell'ex compagno di squadra, soprattutto in funzione del ruolo che ricopre attualmente e tenendo conto di quello stile Juve tanto amato e riconosciuto nel mondo.
 
Ora però tutto questo è ormai passato agli archivi del mondo pallonaro e grazie ai mezzi informatici difficilmente potrà cadere nel dimenticatoio. I due avranno nuovamente occasione di affrontarsi, ma unicamente sul rettangolo di gioco. Sarebbe dunque proficuo per entrambe le fazioni seppellire questa ascia di guerra verbale o, al massimo, utilizzarla per dare vita ad una rivalità sportiva quasi generazionale che vedrebbe affrontarsi uno dei grandi vecchi della Juventus e del calcio italiano contro una delle più fulgide promesse del calcio olandese. Per entrambi questa è stata un'occasione persa per evitare di esporsi dando vita a situazioni spiacevoli, ma almeno per il più giovane dei due potrebbe essere un altro passo verso una completa maturazione come uomo e come calciatore.