Il Napoli riparte dal Sassuolo. Nuovamente da campione in carica. Due titoli in tre anni. Come mai accaduto prima. E con l’inquietudine di fondo di ogni dopo scudetto. Ogni volta l’annata successiva al titolo tricolore si è rivelata amara e indimenticabile per ragioni non di certo piacevoli. 

Il bis scivolato via clamorosamente nel 1988, la stagione drammatica del 1991 con l’addio infelice e in fuga di Maradona, il decimo posto del 2024. Abbastanza per suscitare strane sensazioni in chi conosce la storia azzurra. Sufficiente per Antonio Conte a tenere alta la tensione sin da subito. “Dobbiamo difendere il titolo”, come ha più volte ribadito il mister leccese.

Come non bastassero le suggestioni di una specie di tabù, ci si è messa la tegola dell’infortunio a Lukaku, a pochi giorni dall’inizio e con la necessità assoluta da parte della società di rintracciare e ingaggiare una punta di provata efficacia da affiancare a Lucca in un organico che il club sta ancora ampliando con una campagna acquisti che ha obiettivamente rinvigorito il gruppo a disposizione di Conte.

L’attesa di vedere all’opera Kevin De Bruyne a capo di un gruppo che dovrà affrontare una stagione molto più impegnativa della straordinaria annata scorsa, è il tema più affascinante di questa vigilia. Al Mapei il Napoli troverà ad attenderlo una neopromossa che non avrà dimenticato il 6-1 patito nel febbraio dello scorso anno, grazie a una cinquina di quello che era stato l’attacco artefice del terzo tricolore. 

I numeri e le statistiche sono tutti a favore degli azzurri, per uno storico in cui l’ultima sconfitta del Napoli in terra emiliana risale a dieci anni fa, alla prima di Maurizio Sarri sulla panchina partenopea. Fabio Grosso valuterà le possibilità di formazione anche rispetto alle evoluzioni del mercato che vede alcuni dei suoi giocatori ancora protagonisti di possibili cambi di scenario. Più ballottaggi pendono su un undici in cui Pinamonti e Laurienté non sanno ancora se proseguiranno la stagione con la maglia neroverde. Nel frattempo il tecnico del Sassuolo dovrà rinunciare a Thorstvedt e Skjellerup.

Antonio Conte, oltre all’assenza di Lukaku, svelerà solo poco prima della partita il modulo e le scelte che manderanno in campo l’undici titolare per la prima di campionato. Juan Jesus dovrebbe essere preferito a Beukema e Bongiorno non è ancora in piena condizione, mentre tra i tre trequartisti si vedrà chi sarà “sacrificato” per un ipotetico schieramento in cui potrebbe essere rinfoltita la linea mediana, con McTominay pronto a svolgere la sua funzione offensiva. Politano è in vantaggio rispetto a Neres e Lang. In attacco l’unica certezza resta l’impiego di Lucca, subito titolare al debutto con la sua nuova squadra.

Il 4-3-3 del Sassuolo lascia intendere la possibilità per i padroni di casa non lasceranno piena iniziativa agli ospiti, ma proveranno ad alzare il baricentro per una manovra rapida e più offensiva. Gli uomini di Grosso hanno battuto il Catanzaro nel preliminare di Coppa Italia e già sono a un punto più avanzato nella preparazione atletica rispetto ai carichi più pesanti a cui Antonio Conte ha sottoposto i suoi. Anche quello dei calcoli atletici in questa fase iniziale può essere un aspetto condizionante. 

Al Napoli resta come primo compito quello di dare una sensazione immediatamente sicura e solida di sé per un inizio che sia anche utile a superare le preoccupazioni e le necessità impreviste sorte dopo il brutto infortunio capitato al suo attaccante più rappresentativo. Dal punto di vista psicologico, un inizio che sa già di prova mentale alla maniera di Antonio Conte.