Como-Napoli è l’alba dello scontro diretto che nel prossimo turno vedrà i partenopei fare i conti con l’orizzonte reale di questo campionato. Prima, però, c’è la trasferta in alta Lombardia, dove gli azzurri troveranno un’insidia tecnica e tattica che già all’andata ha visto i comaschi mettere in difficoltà la squadra di Conte.

L’ultimo successo del Napoli a Como risale al 2002. Addirittura in quella B che fu il prologo al fallimento finanziario del Napoli prima di De Laurentiis. Là dove il Napoli di Maradona più volte non era riuscito ad andare oltre il pareggio. L’ultima vittoria in serie A del Napoli sul terreno dei lombardi è targata 1989, con gli azzurri vittoriosi in Coppa UEFA e secondi in campionato. Un’ultima giornata di campionato di fine giugno, dopo una lunga e intensa stagione, con Ottavio Bianchi a dire addio alla panchina dei campani.

Adesso la storia riconduce il Napoli a giocare a Como per un ritorno che, come nell’anno del primo scudetto, assume i contorni dei significati importanti. Antonio Conte va a giocarsi le carte per restare primo all’indomani della sfida con l’Inter. Per farlo, però, c’è da superare un ostacolo che fa del palleggio e della tecnica collettiva il suo punto di forza, grazie alla disposizione in stile europeo che Fabregas ha imposto ai suoi fin dall’inizio del campionato. 

Il tridente dei padroni di casa, formato da Strefezza, Paz e Diao, dovrebbe essere supportato dalla mediana formata da Perrone e Da Cunha, mentre Smolcic, Goldaniga, Dossena e Valle andrebbero a comporre la linea difensiva caratterizzata dai terzini mobili su entrambe le corsie esterne. Il Como è reduce dalla vittoria di Firenze e il suo attuale tredicesimo posto in classifica non rispecchia appieno le qualità di una squadra che gioca un calcio tecnicamente di qualità, e che manca ancora di una buona solidità difensiva e di maggiore esperienza in categoria.

Il Napoli dovrebbe affidarsi al 3-5-2 che è il modulo di emergenza che Conte ha rispolverato per rimediare alle troppe assenze sulla fascia sinistra. Spinazzola potrebbe tornare a giocare dal primo minuto, mentre Olivera potrebbe partire dalla panchina. Assenti Mazzocchi e Neres, Raspadori affiancherà Lukaku nella coppia offensiva della capolista. 

Il ricordo più bello che il Napoli ha di Como resta al momento quello di un Bruno Giordano appena uscito da sotto la doccia dichiarare a Gaelazzi: “Speriamo di non forare”, all’indomani della giornata, successiva al pari in terra comasca, che il 10 maggio 1987 avrebbe consegnato a Napoli il primo scudetto della storia di un club e di una città. Adesso per il Napoli Como vale un nuovo inizio. Dopo tre pareggi consecutivi, solo un successo riporterebbe gli azzurri soli in vetta alla classifica.