A sei giornate dal termine della stagione la lotta per i due posti Champions pare essersi ridotta - salvo ribaltamenti repentini di fronte - a tre squadre, con le due romane in posizione di leggero vantaggio rispetto all'Inter che deve recuperare un punto in questa ultima mezza dozzina di match che mancano da qui al termine della Serie A. Una lotta eviscerata sotto tutti gli aspetti possibili, anche se un ambito poco preso in considerazione è stato, sino a questo momento, quello relativo alle incidenze degli attacchi delle tre squadre in base a dove essi hanno giocato, ottimo spunto anche in chiave fantacalcistica, visto che i rendimenti degli attacchi di queste squadre potrebbero incidere considerevolmente nelle ultime giornate delle vostre fantaleghe.
Per farlo utilizzeremo i dati dei due migliori marcatori delle squadre prese in analisi e valuteremo la divisione dei gol fra casa e trasferta e l'incidenza che essi hanno avuto nelle singole partite, ora che queste squadre hanno giocato lo stesso numero di partite in casa e in trasferta, vale a dire 16. Per l'Inter la coppia non può non essere quella formata da Icardi e Perisic, per la Lazio Immobile-Sergej e per la Roma quella Dzeko-El Shaarawy.
Proprio dai giallorossi partiamo visto che sono in questo momento avanti nella classifica alla luce del miglior score negli scontri diretti con i biancocelesti alla luce della vittoria dell'andata. Il rendimento dell'attaccante bosniaco e del Faraone è speculare fra casa e trasferta: entrambi hanno segnato lo stesso numero di gol sia all'Olimpico che lontano da esso - 7 per Dzeko e 3 per l'ex Milan - denotando come dal punto di vista realizzato la squadra di Di Francesco non abbia così tanti problemi (come si può evincere dal fatto che sono andati a segno ben 14 giocatori in rosa). La differenza sta nel numero di partite in cui i due hanno inciso: Dzeko dei 7 gol fatti in trasferta, ha realizzato 2 doppiette (contro Benevento e Napoli) limitandosi ad andare a segno in altre tre partite lontano dall'Olimpico, mentre nelle gare giocate fra le mura amiche ha effettuato una sola doppietta contro il Verona andando dunque a segno in altre 5 partite stagionali; in definitiva il bosniaco delle 32 partite sin qui ha timbrato in 11 occasioni, un rendimento tutto sommato non negativo, anche se lontano dagli standard della scorsa stagione. Per quanto riguarda El Shaarawy il discorso è diverso perché l'attaccante italiano ha timbrato in solo due incontri interni quest'anno l'ultimo dei quali il 28 ottobre scorso contro il Bologna, mentre sono tre le trasferte diverse in cui è finito sul tabellino dei marcatori, ultima delle quali contro il Crotone il 18 marzo. Se dunque Dzeko è un attaccante il cui rendimento non sembra variare sensibilmente fra casa e trasferta (differentemente da quello della Roma che fa meglio lontano dall'Olimpico), El Shaarawy segue l'andamento del resto della rosa e trova più spesso la via del gol quando non gioca in quel della Capitale e con tre trasferte tutto sommato agevoli sulla carta il nome del Faraone potrebbe risultare molto interessante per le sorti delle varie leghe, come magari possibile outsider di lusso.
Passiamo adesso ad analizzare la stagione realizzativa di Immobile e Milinkovic-Savic, i due migliori scorer stagionali della Lazio. Una cosa balza subito all'occhio: entrambi segnano molto di più in casa che in trasferta, addirittura il serbo delle 9 reti sin qui siglate, ne ha messe ha segno ben 7 lontano dall'Olimpico, mentre Immobile ha fatto 16 delle 27 marcature in campionato in trasferta. Entrando nel dettaglio, però, si può vedere come in ben 4 partite interne Immobile abbia segnato più di un gol (9 in totale) trovando la via della rete in altre due occasioni oltre a queste, collezionando gol in solo 6 delle 16 partite interne; in trasferta, invece, il rendimento non solo è migliore in termini di gol, ma anche di numero di partite in cui questi sono arrivati. Sono ben 10 gli incontri, infatti, in cui il ragazzo campano ha trovato la via della porta e solo in 4 di questi ha effettuato due o più reti a partita: in definitiva Immobile lontano dall'Olimpico influisce molto di più sulle della Lazio di quanto non faccia in casa dove segna meno sotto tutti i punti di vista (la prossima gara è Fiorentina-Lazio, magari Immobile fa 11 su 17...). Stesso discorso vale, ancor più estremizzato, per Milinkovic-Savic: 2 reti in casa, tutte e due realizzate in una sola gara datata 21 gennaio contro il Chievo Verona e altre sette reti distribuite su 5 trasferte diverse, con due doppiette all'attivo. Sergej è quindi un altro giocatore che - al netto di prestazioni sempre sopra la sufficienza - esprime quasi sempre il meglio di sé sotto porta quando gioca lontano da Roma e questa potrebbe essere una chiave di lettura da tenere in considerazione in questa fase calda del campionato.
Infine c'è l'Inter i cui due alfieri principali ribaltano completamente la situazione rispetto alle coppie sopra analizzate. Icardi ha fatto 14 delle 24 reti in campionato a San Siro, Perisic ne ha realizzate 6 delle 9 nell'impianto milanese, come si diceva l'esatto opposto di quanto visto sinora. Questo, difatti, ripercorrere per filo e per segno l'andamento dell'Inter in campionato che fra le mura dell'impianto intitolato a Meazza ha raccolto 35 dei 48 punti sin qui disponibili, mentre lontano da esso si deve accontentare di 25 su 48 (pochissimo in più della metà). Per Ivan Perisic, analizzando nel dettaglio i numeri, la differenza l'ha fatta la gara con il Chievo in cui si è portato a casa il pallone: infatti sono 4 le partite in cui è andato a segno a San Siro, mentre sono 3 quelle in cui è finito sul tabellino dell'incontro in trasferta, una differenza tutto sommato accettabile per chi non è comunque un marcatore puro - nella sua carriera solo l'anno scorso ha superato la doppia cifra di segnature -. Il discorso è ben più esasperato per Icardi che ha distribuito le sue 14 reti interne su 8 gare - quindi vuol dire nel 50% delle partite in casa - e i suoi 10 gol in trasferta in sole 5 gare, ultima delle quali il poker alla Sampdoria, ma prima di quella l'ultima rete lontano da San Siro era risalente al 5 gennaio scorso contro la Fiorentina. E questa astinenza nelle gare esterne non è compensata dal resto della rosa perché solo altri 8 nerazzurri sono andati a segno in stagione di cui solo 4 in trasferta: l'ultimo marcatore che non fosse Icardi o Perisic ad aver segnato lontano da San Siro è Marcelo Brozovic a Cagliari il 25 novembre scorso.
Il rendimento di queste tre coppie influirà necessariamente sul rush finale per la lotta alla zona Champions, così come influirà negli scontri delle varie leghe in cui si devono ancora decidere le sorti del campionato e delle varie coppe. Giocatori come questi sono imprevedibili e possono segnare in qualsiasi occasione, soltanto in presenza di ricambi ancora migliori o di assenze impreviste si può pensare di non schierarli, ma sapere come si sono comportati sin qui in stagione può dare una chiave di lettura diversa alla fine di questo campionato.