Una nazionale da non sottovalutare e da prendere con le molle, pronta a fare da terzo incomodo nella lotta serrata tra Italia e Spagna, per le qualificazioni al campionato del mondo targato 2018.

Israele non vuole essere considerata una meteora, l'ultimo eclatante successo per 0-3 sul campo dell'Albania di De Biasi ne è la conferma, una squadra ben organizzata e con le idee chiare in ogni reparto, in crescita gara dopo gara.

Solo un punto al momento distanzia gli israeliani dalla nazionale azzurra di Giampiero Ventura, lecito quindi sognare e tentate l'impresa in un girone arduo dove tutti i pronostici sono per Italia e Spagna.

Al timone di Israele c'è il commissario tecnico Levy (59), arrivato sulla panchina della nazionale dopo la gavetta e venticinque anni trascorsi nel campionato israeliano a livelli importanti.

Tatticamente è una formazione che si avvicina molto a quella azzurra concepita da Ventura, con il modulo 3-5-2, prudente ma pronto a colpire nel momento più opportuno della partita.

La nazionale è composta da calciatori interessanti e di indubbio talento, il club che fornisce maggiori elementi è quell'Hapoel Be'er Sheva che  di recente fece parlare di se, rifilando un clamoroso KO all'Inter di De Boer in Europa League.

Gli assi nella manica di Israele

Il portiere della nazionale è una garanzia di esperienza ed affidabilità, David Goresh dell'Hapoel Be'er Sheva, forte dei suoi 36 anni è un pilastro della formazione del CT Levy.

In difesa spicca tra tutti il giovane laterale Taleb Tawatha, classe 1992 ed in forza all'Eintracht di Francoforte in Germania, rapido e bravo negli inserimenti, è un punto fermo della squadra.

Spostandoci nel reparto di centrocampo troviamo Nir Bitton, valida mezzala del Celtic di Glasgow con grande senso tattico, insieme a lui una vecchia conoscenza del calcio italiano, ovvero il trequartista Eran Zahavi che militò nel Palermo.

Non mancano le frecce nell'arco anche in attacco per Israele, la stella è il bomber Tal Ben Haim (27) del Maccabi Tel Aviv, che ha firmato 5 reti con la sua nazionale; insieme a lui va citato Eliran Atar, esterno mancino del Maccabi Haifa e che è risultato decisivo nella vittoria sull'Albania.

Il cammino verso il mondiale del 2018 è ancora lungo ed insidioso, tuttavia la nazionale israeliana ci proverà fino alla fine e con un entusiasmo che sta portando i giocatori ad essere consapevoli del loro potenziale, giocando senza timori reverenziali.