Il Napoli ha fissato un appuntamento con la sua storia. Nella stagione che lo avvicina sempre di più a un altro momento storico, la gara con l’Eintracht di Francoforte al Maradona potrebbe significare quanto mai avvenuto prima per il club partenopeo. Per la prima volta ai quarti di finale della Champions League.

Un momento sfuggito in più occasioni. Ai maledetti rigori con lo Spartak Mosca (proprio ai tempi del Pibe de Oro), o ai supplementari col Chelsea, nella stagione in cui il Napoli era tornato nella massima competizione europea dopo tanti anni. Adesso questa storia è vicina a scriversi proprio con quell’Eintracht che era stato l’ultimo avversario europeo del Napoli prima del fallimento in tribunale. Allora, in un dicembre del 1994, i tedeschi avevano vinto a Napoli per 1-0, eliminando gli azzurri agli ottavi di Coppa Uefa.

Rivincita e sollievo, grandezza e speranza, dolce sofferenza e felicità. Sono i sentimenti attesi da un’intera città, da un popolo. E da una squadra che ha destato sorpresa sin dal principio, fino ad arrivare a convincere chiunque sulla sua possibilità di giocarsi addirittura le sue chance in quel trofeo riservato all’Olimpo del futbol europeo. 

Tuttavia Spalletti e i suoi sanno bene che in Champions abbassare la guardia significa pagarne le conseguenze. La competizione non consente cali di ritmo e di concentrazione. E gli episodi di clamorosi ribaltamenti di fronte abbondano quanto abbonda il prestigio del torneo. Il 2-0 conquistato in Germania è certamente una seria ipoteca sul passaggio del turno, ma i novanta minuti a Fuorigrotta vanno giocati tutti con la stessa maturità e concentrazione. 

L’Eintracht non viene da un buon momento. In Bundesliga i tedeschi sono ancora in lotta per un posto in Champions, ma nelle ultime cinque partite hanno raccolto una sola vittoria. Glasner dovrà rinunciare al suo uomo migliore in attacco. Kolo Muani, squalificato a causa dell’espulsione dell’andata, non sarà dell’incontro. Al suo posto Borré sarà assistito da Lindstrom e Gotze. Il 3-4-2-1 dei tedeschi stavolta sarà costretto a scoprire le carte. Nella gara a Francoforte l’Eintracht ha preferito un assetto più difensivo, lasciando l’iniziativa al Napoli. Dovendo rimontare due reti, la squadra di Glasner sarà costretta ad alzare il baricentro e a cercare la manovra offensiva con molta più insistenza. 

Spalletti sta facendo i conti con alcuni dubbi di formazione causati principalmente dalle condizioni precarie di alcuni giocatori. Su tutti Kim e Lozano. Il coreano potrebbe farcela, ma Juan Jesus si tiene pronto qualora l’allenatore dovesse optare per una scelta più prudente. Così come Politano sembrerebbe ancora favorito per un posto sulla corsia di destra. Da valutare anche la scelta del portiere. Ballottaggio Mario Rui Olivera sulla fascia sinistra. Il resto della formazione dovrebbe confermare gli uomini previsti.

Considerando le necessità di rimonta degli ospiti, il copione tattico potrebbe vedere il Napoli favorito non solo dal risultato di partenza, ma pure dalla possibilità di trovare più spazi per rendersi pericoloso. Al di là degli aspetti strategici, resta solo la grande tensione per qualcosa che va conquistato affidandosi all’atteggiamento che ha contraddistinto gli azzurri fino a questo momento. La storia non gradisce interruzioni.