Avrebbe dovuto rappresentare la terza scelta, se non addirittura la quarta. Nella partita che il Torino si apprestava a giocare a Cagliari, uno dei problemi di Sinisa Mihajlovic era rappresentato dalla scelta del sostituto di Rossettini, fermato per un turno dal Giudice sportivo. A sorpresa, il tecnico granata ha schierato sin dal primo minuto Carlao, quello che fino a domenica pomeriggio, era considerato una sorta di oggetto misterioso, se non semplicemente "parcheggiato" al Sisport.
Pensare che si era parlato di un rientro inevitabile di Castan, sempre titolare, almeno fino ai problemi muscolari che lo tormentano ormai da inizio anno. E invece l'ex Roma non è stato nemmeno convocato per la sfida al Sant'Elia. Dopo aver fatto panchina contro Lazio, Inter e Udinese, i soliti problemi muscolari lo hanno reso indisponibile per la trasferta. 

L'ex romanista Castan (Getty). La sua ultima presenza in campo risale all'8 gennaio scorso

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Fuori il brasiliano, la scelta del sostituto non poteva che ricadere su Ajeti, ma gli ultimi match da titolare, giocati a febbraio e consecutivi contro Empoli e Pescara, non hanno mai convinto il tecnico serbo. Ancor meno convincente sarebbe stato l'inserimento d'emergenza di De Silvestri al centro della difesa, ruolo ricoperto dal terzino romano pochissime volte in carriera. 

E così, Mihajlovic ha deciso di dare una chance proprio a Carlao, nello scetticismo globale. In fondo al difensore che ha debuttato a Cagliari, non manca nulla per essere considerato una pedina singolare. Intanto il cognome, che evoca esotici bidoni sudamericani di triste memoria. Poi l'età: Carlos Roberto Da Cruz - questo il nome completo - è un classe '86, un giocatore non più giovanissimo e comunque senza esperienze di alto livello. Anche il curriculum, infatti, non lo è: la formazione B e la prima squadra del Corinthians, il Sochaux e la massima serie cipriota a Nicosia. Il presidente Cairo lo ha infatti acquistato dall'Apoel, versando 500 mila euro in un'operazione passata quasi del tutto in sordina, ufficializzata il 9 gennaio scorso. Eppure il difensore si è legato al club granata fino al 2019. Come se tutto ciò non bastasse, è arrivato a Torino con una condizione fisica precaria. Oltre a non poter sostenere subito i ritmi della Serie A, a fine gennaio si è infortunato al gomito sinistro, subendo una distorsione. 

Quella contro il Cagliari è stata quindi la sua prima presenza nel nostro campionato e da titolare. Ha preso posto al centro della difesa assieme a Moretti e ha stupito con una prestazione e degli interventi spesso "appariscenti", soprattutto negli anticipi e nel gioco aereo. Sei e mezzo il voto della Redazione Napoli di Fantagazzetta, così motivato: "Compito non facile sostituire Rossettini, eppure il risultato è molto buono. Praticamente perfetto nelle chiusure. Unica sbavatura, quel fallo da rigore su Borriello. Ingenuità a parte, Mihajlovic sa che ci può contare". 
Non fosse stato per il penalty contro ed evitabile, rimediato a seguito del duello perso con Borriello, avrebbe ricevuto una valutazione più alta.

Oggi, alla ripresa degli allenamenti, lo staff medico ha dovuto aggiornare le presenze in infermeria e valutare l'entità degli infortuni. Stando al report sul sito ufficiale del club, i problemi muscolari terranno fuori Castan per altri quindici giorni. Iturbe ha invece subito una lesione al legamento del ginocchio e ne avrà per almeno 25 giorni. Due, invece, le settimane minime di stop per Molinaro, causa una distorsione al ginocchio. 

In mezzo alle cattive notizie, resta quindi l'affidabilità - ora da valutare nel lungo periodo, per quanto possa concedere quest'ultimo stralcio di Serie A - di Carlao. Certa la titolarità di Rossettini, al rientro in Torino-Crotone, il brasiliano sa ora di non essere più l'ultima scelta di Mihajlovic, anche se non ha ancora nelle gambe i novanta minuti e ieri è stato sostituito da Ajeti al 21esimo del secondo tempo. 

Intanto, la dirigenza granata ha iniziato la procedura per farlo diventare comunitario, grazie alle origini italiane della moglie.