Il goal di Trajkovski allo scadere estromise l’Italia dal campionato del mondo per la seconda volta consecutiva. Uno tra i risultati più clamorosi della storia del calcio italiano, e non solo, privò della Coppa del Mondo una tra le nazionali più titolate del futbol. L’unità di crisi per il recupero del calcio nazionale ha trovato sollievo “solo” col campionato europeo edizione 2020, ma disputato e conquistato nel 2021. Intorno una grande delusione durata quasi un decennio. 

Il cammino per la qualificazione agli europei riprende proprio con i macedoni che pochi anni fa giocarono un brutto tiro agli azzurri. L’Italia lo fa col tecnico campione d’Italia. Luciano Spalletti è reduce dallo scudetto del Napoli targato 2023, vinto dopo 33 anni e riportato all’ombra del Vesuvio nella stagione meno attesa. 

Macedonia del Nord-Italia si gioca alla Toše Proeski di Skopje, per una classifica che vede la nazionale italiana terza a 3 punti dall’Ucraina, ma con una gara in meno, mentre i macedoni, invece, hanno giocato una partita in più degli azzurri e sono a pari punti con gli uomini di Spalletti.

Per la sfida con gli azzurri Milevski si dovrebbe affidare a un 4-3-3 con Ashkovski e Alioski fluidificanti, Ademi in regia e il tridente d’attacco formato da Trajkovski, Nestorovski ed Elmas. Quest’ultimo incontrerà il suo ex mister, stavolta, ovviamente, da avversario. La squadra macedone potrebbe scegliere di giocare una gara più prudente rispetto al modulo iniziale, ma comunque facendosi trovare pronta per tentare di colpire in contropiede sfruttando gli spazi che l’Italia lascerà perché costretta a fare la partita.

Spalletti deve fare i conti con una formazione che non sa se potrà schierare Chiesa dal primo minuto (le condizioni del calciatore sono in corso di verifica) e che non potrà contare su Pellegrini. Il romanista ha lasciato il ritiro per un problema muscolare. Immobile sembra favorito su Raspadori per il posto da punta centrale. La linea difensiva sarà formata da Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco, mentre Barella e Tonali sono le certezze dell’undici titolare. Politano e Zaccagni dovrebbero agire da esterni offensivi a supporto dell’attaccante centrale. 

La gara sulla carta vede favoriti gli azzurri, ma la storia ha insegnato con severità proprio all’Italia che nulla può essere dato per scontato. Il debutto di Spalletti alla guida dell’Italia cade con un avversario apparentemente comodo, ma psicologicamente meno agevole. Proprio l’allenatore toscano ha saputo dimostrare di saper lavorare sulla psicologia dei suoi calciatori. Con la nazionale il lavoro sarà diverso, ma la tensione dovrà essere necessariamente la stessa.