Partita vivace e dai buoni ritmi, che vede le due squadre affrontarsi a viso aperto. La Sampdoria si affida a Muriel, assolutamente imprendibile per Raimondi, mentre l'Atalanta risponde con le sortite offensive di D'Alessandro e la verve del "Papu" Gomez. L'incontro si sblocca al 27' quando Quagliarella sbuccia una palla in area e Kessiè trova, da due passi, il terzo gol in due giornate. A questo punto si sveglia in centrocampo doriano, fin qui assente ingiustificato, e la gara pende dalla parte blucerchiata. Al 34', Muriel, che in precedenza aveva colpito un palo clamoroso, scherza Raimondi che lo stende in area: rigore sacrosanto. Dal dischetto va Quagliarella, che spiazza Sportiello e si fa perdonare la precedente leggerezza. Al 42' cambia profondamente la gara, con Carmona che entra frettolosamente su Regini e si vede estrarre il secondo giallo: Atalanta in 10. Passano poco più di due minuti e la Sampdoria ribalta la gara: il solito Muriel parte da sinistra e pennella un traversone per l'inserimento di Barreto che batte un colpevole Sportiello. Si va al riposo sul 2-1 per la Sampdoria.
Nella ripresa Gasperini toglie uno spento Paloschi ed inserisce Konko, riequilibrando la squadra rimasta in inferiorità numerica. La Sampdoria tiene in mano le redini dell'incontro, con i bergamaschi che si affidano alle accelerazioni di D'Alessandro, ma che mancano di un uomo in grado di coprire al meglio l'area di rigore. I tanti cambi non modificano l'inerzia dell'incontro, che si protrae a ritmi decisamente bassi verso il 90'. il triplice fischio finale consegna la seconda vittoria consecutiva alla nuova Sampdoria di Giampaolo, che si godrà la sosta a bottino pieno.
Per l'Atalanta, nonostante la prova d'orgoglio, si tratta della seconda sconfitta consecutiva.