E poker fu. Dopo le due sconfitte iniziali contro Napoli e Juventus, la Lazio ha solo vinto. La quarta consecutiva arriva contro un'Udinese che ha avuto il demerito di svegliarsi solo dopo il secondo gol laziale. La squadra di Inzaghi merita, quella di Velazquez dovrà riflettere sulla reazione tardiva.

Nel turno infrasettimanale regna incontrastato il turnover, che in Udinese-Lazio fa vittime eccellenti. Se Velazquez non esagera, preferendo Barak a Behrami e Machis a Pussetto, Simone Inzaghi decide di fare a meno degli uomini-copertina Immobile e Milinkovic Savic: a centrocampo gioca Badelj, attacco affidato alla coppia Correa-Caicedo.

Partono meglio i padroni di casa, che tengono il possesso palla e lo gestiscono con pazienza. Prima occasione appena dopo il quarto d'ora: punizione di De Paul dal limite dell'area, Strakosha allunga la mano e devia in angolo. Nella Lazio manca l'imprevedibilità di Luis Alberto, arretrato sulla mediana, ma è comunque lui a rendersi pericoloso alla mezz'ora, quando si libera bene e riceve un cross di Parolo in area, ma di testa colpisce male. Altro colpo di testa, pochi minuti dopo, di Parolo, lasciato colpevolmente libero in area di ricevere un cross di Lulic: alto. 

Dopo un primo tempo al limite del soporifero, la ripresa ricomincia con il botto: bell'azione sull'asse Barak-Lasagna-Fofana, l'ivoriano calcia da buona posizione, Strakosha si supera e salva il risultato. Cosa che non riesce a fare, dall'altro lato, Scuffet: punizione tagliata di Luis Alberto, il portiere devia e Acerbi, lasciato solo da Barak, è prontissimo al tap-in e fa 0-1. L'Udinese non risponde e la Lazio ne approfitta: Correa, fino a quel momento un ectoplasma, punta Larsen, se lo beve e da due passi batte Scuffet: 0-2 al 67'. La gara si accende e, in un secondo tempo divertente, arriva anche il gol da standing ovation: cross di De Paul, Wallace lascia solo Nuytinck, che in mezza rovesciata, a dieci minuti dalla fine, accorcia le distanze. Nel finale la partita si incendia (sette ammoniti dall'80' alla fine), ma il risultato non cambia: la Lazio espugna la Dacia Arena e vince la quarta partita di fila.