La Samp gioca meglio, ma il derby lo vince il Genoa con un guizzo di Lerager, che fissa il risultato sull'1-2 dopo il botta e risposta nel primo tempo tra Criscito (rigore) e Gabbiadini. Grifone sempre più vicino alla salvezza. Ranieri perde il suo primo derby itaiano.

PRIMO TEMPO - Ranieri lascia in panchina Quagliarella e opta per la coppia offensiva formata da Bonazzoli e Gabbiadini. Per il resto è formazione "tipo" con Augello terzino sinistro. Nicola sceglie il tridente pesante con Iago Falqué alle spalle di Pinamonti e Pandev. In mediana spazio per Jagiello, decisivo contro il Lecce, insieme ai danesi Lerager e Schone. I blucerchiati fanno subito vedere che non hanno voglia di fare da sparring-partner e dialogano bene lì davanti, senza però impensierire Perin. Di contro il Genoa prova a sfruttare un Colley apparentemente in vacanza, ma sia Pinamonti che Pandev non impensieriscono Audero. Il difensore gambiano decide allora di incidere ancor più in negativo sulla partita scalciando in area di rigore l'imprendibile Goran Pandev. Rigore solare che capitan Criscito scaraventa centralmente alle spalle di Audero, siglando l'ottavo gol del suo campionato. Pinamonti è il più spento nel tridente rossoblù; Ranieri perde Ekdal per una distorsione alla caviglia destra, e durante il cambio ne approfitta per spronare Jankto, che risponde subito presente. E' un cross del laterale ceco a trovare il destro di Linetty; sul rimpallo con il piede di Criscito, la palla finisce a Gabbiadini, che di destro sul rimbalzo fa secco Perin per l'1-1 doriano. Quinto gol post-lockdown per l'ex Atalanta e undicesimo in totale in campionato. Il 4-4-2 di Ranieri è di una solidità unica e Iago Falqué tra le linee non riesce a impensierire a sufficienza i reparti del Doria, che in ripartenza è sempre pericoloso, come quando Romero deve effettuare una chiusura miracolosa per murare il sinistro di Bonazzoli. All'ultimo respiro il Genoa trova l'1-2 con Lerager, che insacca a porta vuota dopo una presunta carica di Romero su Audero. In mezzo a tante proteste, il VAR mette tutti d'accordo ravvisando una posizione di fuorigioco del difensore argentino. E così il primo tempo finisce 1-1.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa il pericolo scampato propone una Sampdoria più gagliarda e vivace, con il Genoa che però si difende con ordine, sfruttando le qualità di Romero, sebbene ondivaghe. In mediana il Grifone è troppo morbido e Linetty e compagni ne approfittano per tenere in mano il pallino del gioco. La prima occasione della ripresa arriva però dopo un errore individuale di Criscito, che prima regala palla a Jankto, ma poi è bravo a recuperare e murare il sinistro a giro velenoso del solito Bonazzoli. Ultima giocata della partita del 9 blucerchiato, che lascia il posto a Quagliarella. Il Genoa continua a latitare, e la frustrazione di Pandev per i pochi palloni che gli arrivano è emblematica. Perin però non deve fare gli straordinari, controllando tranquillamente un colpo di testa di Jankto troppo centrale. Nel dominio totale della squadra di Ranieri, però una follia di Bereszynski cambia le carte in tavola. Il polacco tiene in campo un pallone inspiegabile e lo regala al connazionale Jagiello, bravissimo a vedere subito Lerager: il destro del danese buca Audero ed esultanza polemica nei confronti del VAR del numero 8 genoano per il primo gol in stagione (il secondo in rossoblù). La Samp si innervosisce e carica a testa bassa, mostrando complessivamente maggiore qualità del Genoa, che però sfoggia grandi motivazioni, con Schone a salvare sulla linea un mancino sporco di Vieira. Ranieri ci prova anche con la qualità di Ramirez, che di destro cestina una buona occasione rifinita da Quagliarella. Il Genoa si chiude a riccio per difendere tre punti importantissimi, che arrivano a consolidare la permanenza in Serie A. Il Lecce resta a +4 (potenziale +5 visti gli scontri diretti a favore) e la salvezza è sempre più vicina, mentre la Sampdoria mastica amaro per un derby perso dopo aver giocato meglio per larghi tratti della partita.